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Ricercatore escluso fa ricorso e vince: condannata università

Concorso per posto di assistente professore: «Il giudizio va riformulato»

ENNA. Il Tar di Catania ha accolto il ricorso di un candidato per un posto di ricercatore all'università Kore, annullando l'esito di una prova del 2010. Silvio Salvatore Terravecchia aveva partecipato al concorso per il conferimento di un contratto a tempo determinato con funzioni di "assistant professor" per il settore scientifico disciplinare "ICAR/08-Scienza delle Costruzioni", nella facoltà di Ingegneria e Architettura. La Commissione esaminatrice dell'Università aveva assegnato il posto al secondo dei due concorrenti. Terravecchia poi presentò ricorso, lamentando una serie di presunte «anomalie». I giudici hanno accolto la sua tesi e «imposto la riformulazione dei giudizi», condannando l'università al pagamento delle spese di giudizio. Terravecchia è assistito dagli avvocati Giuseppe Tamburello e Salvatore Raimondi. Impossibile, fino a ieri sera, avere una dichiarazione in merito dal presidente dell'università Kore Cataldo Salerno. Gli "assistant professor" sono una figura di docente universitario importata dall'università Bocconi. Un "assistant" è allo stesso tempo un ricercatore e un docente: deve effettuare attività di ricerca, pubblicando almeno un volume ogni anno, tenere lezioni nei corsi di studio e creare nuove relazioni internazionali in favore dell'ateneo. Oggi le università italiane ne contano all'incirca 1.400. L'anno scorso su questa nuova figura il Giornale di Sicilia intervistò il presidente Salerno, che spiegò come Enna, quanto a numero di docenti, fosse al terzo posto in Italia fra le università non statali, dopo la Bocconi e la Cattolica di Milano: «All'Università di Enna contiamo veri e propri pezzi pregiati soprattutto in Ingegneria, Archeologia, Giurisprudenza e Psicologia. In totale la Kore conta 55 assistant professor».

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