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Amianto a Barrafranca: "Tre casi di malattie"

L'allarme lanciato dal presidente della commissione Urps per le miniere dismesse. I casi di mesotelioma potrebbero essere correlati all'esposizione di fibre di amianto

BARRAFRANCA. Il presidente della commissione Urps per le miniere dismesse Giuseppe Regalbuto lancia l'allarme amianto a Barrafranca. Secondo Regalbuto almeno tre casi di mesotelioma potrebbero essere correlati all'esposizione di fibre di amianto. Regalbuto, che è barrese, lo collega ai risultati di uno studio realizzato nel 1996, che avrebbe evidenziato inquinamento atmosferico.

«Dispiace quando si registrano diversi casi di mesotelioma in tutta la regione siciliana - afferma Regalbuto - ma quando una neoplasia del genere (di almeno tre unità) si registra in un solo centro urbano c'è da preoccuparsi, perché forse nell'aria che respiriamo c'è qualcosa che ci può uccidere». Dallo studio di 15 anni fa, realizzato dalla Provincia e da Enna Ambiente, secondo Regalbuto si rendeva noto che "sarebbe opportuno tenere sotto controllo l'aria di Barrafranca, dato che si sono avuti superamenti dei limiti per le Pts (polveri sospese totali) e eventualmente ripetere i campionamenti di Aidone e Gagliano Castelferrato, per verificare se i superamenti verificatesi sono causali".

Il rilevamento avrebbe anche indicato che in futuro, cosa che, per Regalbuto, non sarebbe mai stata fatta, sarebbe stato opportuno per un adeguato controllo territoriale della qualità dell'aria, l'installazione di una rete di stazioni fisse di monitoraggio in continuo per tutto l'arco dell'anno, tale da conoscere approfonditamente "lo stato di inquinamento del territorio". Da tempo Regalbuto, che ha presieduto anche una commissione speciale sulla dismessa miniera di Pasquasia, è tra i fautori della realizzazione, anche nell'Ennese, del cosiddetto "registro tumori".

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