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Mensa scolastica a Nicosia, licenziate in 15

La ditta che ha assunto il servizio ha ritenuto idonee solo 3 delle precedenti lavoratrici, qualcuna delle quali garantiva il servizio da 17 anni

NICOSIA. Reclamano il loro lavoro, che si sono viste sottrarre, le 15 operatrici con diverse mansioni del servizio di mensa scolastica. La nuova gara d'appalto per l'affidamento pluriennale è stata fissata per il 12 gennaio e nel frattempo per garantire continuità al servizio, l'amministrazione comunale ha operato un affidamento temporaneo. In un primo tempo la stessa amministrazione aveva affermato che per garantire continuità il servizio sarebbe stato affidato alla ditta che aveva fornito i pasti fino a dicembre, ma poi ha deciso di operare l'affidamento ad un'altra ditta che ha deciso, a sua volta, di non assumere il personale che da sempre lavora per la mensa scolastica. Si tratta di 18 donne (c'è anche chi lavora alla mensa da 17 anni), si sono viste rinnovare il contratto da 15 a 20 ore settimanali con mansioni di cuoca, distribuzione pasti e gestione magazzino, da tutte le ditte che si sono aggiudicate l'appalto. Adesso invece delle 18 donne solo 3 sono state assunte, mentre 15 sono rimaste senza lavoro e invece sostengono che sulla base dell'articolo 232 del Contratto collettivo nazionale del lavoro hanno diritto alla continuità lavorativa. Per loro si è mosso il sindacato e Roberto Di Vincenzo, responsabile provinciale della Filcams-Cgil ha inviato al Comune e all'Ispettorato del lavoro una nota ufficiale con la quale comunica la lista delle lavoratrici che avrebbero dovuto essere assunte sulla base del diritto di continuità lavorativa garantito dal Ccnl. Si tratta delle donne che hanno lavorato fino a dicembre garantendo con il loro lavoro la somministrazione di 600 pasti al giorno per le scuole cittadine.

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