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La chiusura della Laterizi Sicilia «Salviamo i 25 posti di lavoro»

Il segretario della Fillea Cgil Schillirò sollecita la convocazione di un incontro

ENNA. Urgente convocazione di un tavolo prefettizio per affrontare la vertenza. Lo ha chiesto ufficialmente il segretario provinciale della Fillea Cgil Alfredo Schillirò sulla problematica riguardante il licenziamento di 25 lavoratori della Laterizi Sicilia, l'opificio che si trova nei pressi dello scalo ferroviario del capoluogo e che produce mattoni, tegole, materiali per pavimenti, rivestimenti e manufatti per l'edilizia. Lo scorso 10 gennaio l'amministratore delegato dell’azienda ha comunicato alle parti sociali che sta provvedendo ad avviare le procedure di licenziamento collettivo dei dipendenti per cessazione attività e la conseguente collocazione delle maestranze in mobilità. Il tutto a causa di un crollo del fatturato nell'ultimo triennio, accompagnato da un costante aumento dei costi dell'energia, dei trasporti e delle materie prime, nonché del prolungarsi dei tempi di incasso dei crediti. I lavoratori sino a oggi per un anno hanno beneficiato della Cassa Integrazione Straordinaria a rotazione per crisi aziendale per un periodo di 12 mesi che scadrà il 6 febbraio e l'industria non ha l'intenzione di accedere ad altri ammortizzatori sociali. “Constatiamo ancora una volta, con grande amarezza, che quelle poche realtà che producono reddito, sviluppo e lavoro in questa provincia chiudono per crisi – commenta Schillirò - desideriamo sottoporre all'attenzione delle istituzioni, questo annoso problema considerato che la Industrie Laterizi Sicilia (ex Ime Geo) con sede Legale in Adrano ma con uno stabilimento a Enna ha rappresentato negli anni, una solida realtà per tutta la provincia. Per tutte queste motivazioni chiediamo la convocazione di un tavolo prefettizio con la presenza dell'Azienda Industrie Laterizi Sicilia, il Presidente della Provincia Regionale e il Presidente del Consiglio Provinciale, il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale, Confindustria e le Organizzazioni sindacali”.

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