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Sistema di videsorveglianza a Piazza, un fulmine lo ha mandato in tilt

Il capo dell’ufficio tecnico: «Subiamo continui vandalismi, ma l'impianto funziona e registra le immagini»

PIAZZA ARMERINA. Parte un maxi sistema di videosorveglianza pubblica per la città dei mosaici, ma intanto le telecamere esistenti non funzionano a dovere e hanno provocato in parte anche uno spreco di risorse. «Perchè le telecamere di piazza Garibaldi non funzionano? Quanto sono costate?», domanda Giusy Failla in un commento sul gdsonline. Le tre telecamere di piazza Garibaldi, costate alcune migliaia di euro, praticamente non sono mai entrate in funzione, se non per pochissimo tempo. Nella primavera del 2009 il sistema di 9 telecamere a circuito chiuso della villa Garibaldi costò circa 7 mila euro alle casse comunali. Occhi puntati sulle aiuole e i viali del giardino pubblico, con sistema di registrazione delle immagini. A maggio l'impianto viene montato ed entra in funzione, ma ad agosto un fulmine provoca uno sbalzo di tensione e sei delle nove telecamere vanno in tilt. Peccato che incredibilmente la gara d'appalto non abbia previsto, oltre all'installazione, anche un contestuale contratto di assistenza, per cui la riparazione per mesi e mesi non parte per mancanza di fondi e il sistema di controllo funziona solo per un terzo. Poi gli "occhi" vengono ripristinati e iniziano di nuovo a registrare. «Subiamo continui atti di vandalismo, soprattutto il lunedì troviamo spesso una parte degli impianti manomessi, e a volte qualche telecamera non funziona, di recente abbiamo dovuto cambiare tutti i cavi, comunque l'impianto confermo che è in funzione e registra le immagini», spiega l'ingegnere capo Mario Duminuco, responsabile dell'ufficio Tecnico. Poi ci sono le telecamere del cimitero Bellia che rappresentano vere e proprie scatole vuote. Perché? Trasmettono le immagini ad un mosaico video della direzione cimiteriale, ma non vi è alcun sistema di registrazione.
Si chiama «Piazza Sicura», invece, il sistema di videosorveglianza appena andato in gara d'appalto con una base d'asta di 212 mila euro. Le offerte da parte delle imprese potranno essere presentate agli uffici comunali entro l'11 marzo. Saranno in tutto 21, piazzate a tappeto su tutta la città e alcune potranno essere telecomandate a distanza mediante joystick dalla centrale operativa del comando della Polizia municipale. Sarà la volta buona?

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