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Nicosia, Tecnis interessata alla Nordsud

La Spa catanese ha già acquisito altri lavori della Sistemi generali costruzioni, che ha chiesto e ottenuto il regime di concordato preventivo

NICOSIA. Sempre bloccato il cantiere Sigenco, del lotto B4b della Nordsud. Voci di corridoio parlano di una acquisizione della spa catanese dalla Tecnis, altra società etnea che ha già acquisito altri lavori della società in regime di concordato preventivo.
Agli inizi di dicembre si era saputo che la Sigenco (Sistemi generali costruzioni) Spa, versava in gravi difficoltà finanziarie tanto che era ricorsa al concordato preventivo. La ditta stava lavorando alla realizzazione del lotto B4b da marzo dello scorso anno e i lavori erano andati avanti abbastanza velocemente, ma subito dopo la firma del concordato preventivo il cantiere si era fermato e non era più trapelata alcuna notizia relativa alle previsioni di ripresa dell'attività del cantiere. L'ultima notizia risale a metà gennaio dopo un vertice all'Anas di cui si seppe che i lavori erano salvi e che sarebbero ripresi a breve.

Adesso trapela l'indiscrezione che un'altra ditta catanese, la Tecnis, che tra l'altro è la ditta appaltatrice del lotto B4a in prosecuzione del B4b e in fase di realizzazione, potrebbe acquisire i lavori di Sigenco per la realizzazione della Nordsud. La notizia non trova conferme ufficiali e se è certo che le difficoltà finanziarie della Sigenco sono conseguenza diretta degli eccessivi ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, è anche vero che la ditta non ha ancora abbandonato il cantiere tanto è vero che continua ad occupare i locali della ex caserma di San Martino, per la quale ci sono state cause e contestazioni politiche su vari fronti. Come si ricorderà ormai da quasi due anni la caserma è nella disponibilità della Sigenco che vi ha installato gli uffici del cantiere, ma senza contratto d'affitto. Più volte l'amministrazione Malfitano, a partire da maggio scorso, aveva sottolineato che l'occupazione dell'immobile da parte dell'impresa edile avrebbe fatto perdere il finanziamento per la realizzazione della Montagna e che quindi la Sigenco. doveva lasciare i locali.

La scorsa estate era stato presentato ricorso civile che era stato poi rigettato ma da allora non se ne sa più nulla. Non si sa se tra l'amministrazione e la società ci siano trattative e non si parla nemmeno di un contratto che comunque non è stato ancora formalizzato. Tutto sembra fermo alla scorsa estate e anche in questo caso mancano notizie ufficiali. Mentre l'unica notizia certa è che la viabilità esterna verso il Tirreno rimane caratterizzata da una strada, la Statale 117, obsoleta e impraticabili soprattutto nel periodo invernale quando frane e avallamenti peggiorano a causa delle precipitazioni piovose e nevose.

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