NICOSIA. Il caso delle addette della mensa scolastica, a cui non è stata garantita la continuità lavorativa, arriva in Prefettura. A chiedere l'intervento del prefetto Clara Minerva il segretario provinciale di Cgil - Filcams Di Vincenzo. I lavoratori coinvolti, per i quali il sindacato chiede la convocazione di un tavolo di concertazione sono 22.
"Gli articoli 346 e seguenti del contratto collettivo - spiegano dal sindacato - disciplinano dettagliatamente la procedura da seguire per i cambi di gestione, disciplina finalizzata a garantire ai dipendenti la continuità e le condizioni di lavoro. In particolare l'articolo 349 Ccnl impone alla gestione subentrante di assumere tutto il personale addetto all'appalto regolarmente iscritto da tre mesi sui libri paga e matricola della gestione uscente; le uniche eccezioni consentite all'obbligo di assunzione sono quelle espressamente previste dal contratto e precisamente il personale con funzioni direttive ed i lavoratori con responsabilità di coordinamento tecnico funzionale".
Il sindacato sostiene quindi che la ditta Risto Catena, che si è aggiudicata a gennaio scorso la gara d'appalto della mensa nelle scuole cittadine, avrebbe dovuto assumere le lavoratrici che fino a dicembre avevano lavorato, e ad alcune di loro il contratto era stato rinnovato per diversi anni e dalle varie ditte che si erano susseguite nella gestione del servizio, alle dipendenze della ditta F.B. Barbera.
"Ci risulta - spiegano dal sindacato - che la ditta Risto Catena ha provveduto all'assunzione di lavoratori che non avevano il requisito previsto in virtù degli articoli 346 e 349 del Ccnl, e che i lavoratori che erano alle dipendenze della ditta F.B. Barbera non sono mai stati contattati per una eventuale proposta di lavoro". Il documento con la richiesta di un incontro urgente oltre che al Prefetto e alle due ditte, quella subentrante e quella uscente, è stato inviato, per conoscenza, anche al sindaco Malfitano.
Come si ricorderà il caso era esploso i primi di gennaio scorso quando 15 operatrici con diverse mansioni del servizio di mensa scolastica non si erano viste rinnovare il contratto dalla ditta a cui era stato affidato il servizio in attesa che venisse espletata la gara d'appalto. Le polemiche non erano mancate, ma l'amministrazione comunale aveva spiegato che non entrava nel merito delle assunzioni. "Come amministrazione - aveva sottolineato il sindaco Malfitano - non siamo entrati nel merito delle assunzioni perché ci occupiamo solo di dare l'incarico poi la ditta è libera di assumere chi vuole".