AGIRA. L’Ato rifiuti sospende gli avvisi di pagamento della Tia 2006 per tutta la provincia. I cosiddetti “avvisi bonari” per ora non hanno efficacia esecutiva: gli ennesi per ora non sono tenuti a pagarli. Lo ha comunicato la stessa società, dopo che il capo di gabinetto dell’assessorato regionale dell’Energia, Maurizio Pirillo, ha definito la sospensione degli avvisi un provvedimento “opportuno”, in attesa di approfondimenti tecnici, “al fine di evitare l’avvio di un contenzioso massivo, così come paventato dal coordinamento dei comitati cittadini”.
Detto, fatto. L’Ato ha sospeso tutto, disponendo con un provvedimento già in vigore “la temporanea sospensione, per tutti i comuni della provincia di Enna, dell’efficacia esecutiva degli avvisi bonari notificati relativamente alla Tia dell’anno 2006”. Intanto in provincia ci sono situazioni ai limiti dell’emergenza rifiuti. Ad Agira il problema è legato al mancato svuotamento dei cassonetti. L’immondizia si è accumulata nuovamente in fondo a via Vittorio Emanuele, all’uscita verso Regalbuto; e in altre zone, come nella strada di arroccamento interna al paese, verso il semaforo che porta in contrada Caramitia.
I netturbini avevano pulito una settimana fa, ma in poco tempo la situazione è tornata difficile. Intanto il sindaco Gaetano Giunta ha diffidato l’Ato contro il passaggio a questa società di oltre quattrocento dipendenti di Sicilia Ambiente. Il primo cittadino lo ha fatto attraverso una nota inviata alla società “Enna Euno”, come ha fatto pure qualche altro primo cittadino. Giunta chiede di revocare l’atto e ha indirizzato la sua nota pure al Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, al commissario ad acta Eugenio Amato e ai sindaci degli altri comuni della provincia.
Il sindaco precisa che l’assemblea dei sindaci non avrebbe dato alcuna autorizzazione all’assunzione dei dipendenti di Sicilia Ambiente, ma anzi più volte “si era manifestata la necessità di contenere i costi del servizio e del personale”. Il primo cittadino ha annunciato che Agira sarà uno dei “primi centri a promuovere in tempi brevi un consorzio tra comuni della zona nord della provincia, per gestire direttamente il servizio di raccolta dei rifiuti così com’è previsto dalla normativa dell’assessorato”.
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