PIAZZA ARMERINA. Sarà prolungato di almeno un altro mese l'allontanamento da casa delle cinque famiglie di via Itria, sgomberate tre settimane fa dalle proprie abitazioni per i rischi di natura statica riscontrati nei due stabili del quartiere Canali. La Protezione civile comunale non ha ancora potuto effettuare gli ulteriori controlli necessari ad approfondire il quadro statico degli edifici e soprattutto a monitorare le nuove fessure sui muri all'origine delle preoccupazioni fatte registrare dagli uffici.
Il sindaco Carmelo Nigrelli ad inizio febbraio aveva con propria ordinanza deciso l'allontanamento di 8 persone dai propri appartamenti in seguito ai risultati di un monitoraggio condotto dai tecnici della Protezione civile comunale. Una misura assunta per ragioni di sicurezza, a tutela dell'incolumità delle cinque famiglie.
Il quadro delle crepe sui muri dell'edificio di quattro piani, il cui ingresso si trova in via Mendoza, aveva subito un peggioramento preoccupante. Dovrebbero essere collocati nuovi fessurimetri a cavallo delle crepe, per capirne l'andamento. Le famiglie continuano ad essere alloggiate a carico delle casse comunali all'interno di una struttura ricettiva del centro storico. Per loro si profila, quindi, almeno un altro mese fuori casa. E intanto si attendono i sondaggi di scavo da effettuare accanto alla chiesa di Santa Maria dell'Itria per individuare le cause che cinque anni fa portarono al crollo di una parte dell'edificio di culto. Le indagini geologiche serviranno a pianificare il progetto di ristrutturazione che dovrà essere preparato dai tecnici della soprintendenza di Enna. RO. PA.
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