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«Scandalo del conto consuntivo 2013»: prescritti i reati per l’ex ragioniere capo

Era accusato di falso in bilancio ed abuso d’ufficio. In precedenza assolti vari ex revisori dei conti e un ex sindaco

ENNA. Si chiude senza condanne anche l'ultimo processo per lo scandalo del conto consuntivo 2003 del Comune. Il tribunale di Enna ieri ha dichiarato estinti per prescrizione i reati contestati di falso in bilancio e abuso d'ufficio, per cui era alla sbarra il funzionario comunale, ex ragioniere capo, Carmelo La Greca. In precedenza era stati assolti tutti gli altri imputati, che avevano scelto il rito abbreviato. Fra di essi c'erano vari ex revisori dei conti e un ex sindaco. Ma il Gup dichiarò insussistente ogni accusa, prosciogliendoli con una sentenza che poi la Procura decise di non impugnare. Per questo era rimasto solo il processo a carico di La Greca, difeso dagli avvocati Mauro Di Natale e Andrea Gianninò. Il processo è andato avanti per diverse udienze in cui sono stati interrogati decine di testimoni, su richiesta della Procura e della difesa, che aveva anche chiesto che i giudici disponessero una perizia contabile. E ieri, quando il tribunale ha dichiarato la prescrizione, dovevano essere escussi ancora altri quaranta testimoni. Il processo si è aperto a luglio del 2009. E così ieri mattina il tribunale collegiale non ha potuto che accogliere la richiesta della difesa e dichiarare il processo chiuso con un "non doversi procedere". Per La Greca è la fine di un procedimento giudiziario complesso. Sul caso del conto consuntivo 2003 fu aperta un'indagine congiunta della Digos e della Guardia di Finanza che fece finire addirittura agli arresti domiciliari l'ex ragioniere capo La Greca, che poi venne liberato e reintegrato in servizio e nel suo ruolo di dirigente, anche a seguito di una pronuncia del giudice del lavoro, per cui pende ancora una richiesta di risarcimento danni, avanzata da La Greca nei confronti del Comune. Ogni accusa nel frattempo cadde a carico degli altri imputati, che scelsero l'abbreviato. Il giudice Pasqualino Bruno dichiarò l'accusa insussistente, tanto da assolvere, a distanza di anni dalle indagini, tutti gli imputati. Nel frattempo si aprì il processo a carico di La Greca. Alla scorsa udienza aveva deposto un funzionario comunale, che sostanzialmente aveva scagionato l'imputato: non faceva tutto lui. "Gli atti per la stesura del bilancio e del conto consuntivo - ha detto il teste - arrivavano dai vari settori all'ufficio di Ragioneria, che li elaborava". Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Di Natale, che sottolinea: "Finalmente si è chiusa la lunga vicenda giudiziaria del dottore La Greca, che lo ha profondamente segnato e logorato per tutti questi anni, pur nella consapevolezza della propria innocenza ed estraneità a tutto quanto contestato, avendo sempre svolto il proprio lavoro al Comune con onestà e correttezza".  

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