PIAZZA ARMERINA. Un bottino da 160 mila euro per le casse comunali. Tanto sono fruttate al bilancio municipale, dalla loro istituzione risalente al 2009 fino ad oggi, le strisce blu gestite dalla società Sis. Una somma comprendente tanto il cosiddetto aggio, la percentuale di guadagno sugli incassi della sosta a pagamento pari al 40 per cento incamerata dal Comune, quanto le "minimulte", le piccole sanzioni introdotte con regolamento che consentono all'automobilista non in regola di pagare pochi euro recandosi al comando della Polizia municipale entro le 24 ore. "La situazione adesso sembra essersi stabilizzata, dopo le prime proteste di una parte dei cittadini e di alcuni commercianti, l'incasso per il Comune sembra ormai consolidato intorno ai 60 mila euro l'anno", spiega il comandante dei Vigili urbani Paolo Gabrieli. Il 60 per cento dei ticket pagati dagli automobilisti viene incassato dalla società concessionaria del servizio, una cifra che varia dai 60 ai 70 mila euro l'anno tra il 2010 e il 2012. Ecco nel dettaglio, invece, l'andamento delle strisce blu nei tre anni di vita per la parte spettante al Comune: nel 2010 le casse comunali hanno incassato 39.720 euro; nel 2011 l'aggio incassato è stato di 45.161 euro, somma alla quale aggiungere 14.330 euro di minimulta, sanzione istituita nel maggio dello stesso anno; ed infine il 2012 ha fatto segnare una percentuale per le casse comunali di 34.274 euro, cui aggiungere 21.914 euro di minimulta. Da segnalare anche il piccolo incasso di 5.379 euro relativo all'ultimo mese e mezzo del 2009, quando il sistema del parcheggio con ticket cominciò a partire nel centro urbano dopo l'aggiudicazione della gara d'appalto. In un periodo di forte ridimensionamento della spesa, contrazione sistematica dei trasferimenti da parte di Stato e Regione, si tratta di una somma che rischia di diventare determinante per il bilancio cittadino, più di quanto potesse pensarsi all'inizio del tortuoso percorso delle strisce blu. Le polemiche e le proteste dei primi mesi di istituzione del servizio, tra cui ricordiamo anche il simbolico "incappucciamento" di numerosi parcometri con buste nere della spazzatura con tanto di inchiesta penale, sembrano un ricordo lontano. Gli incassi spettanti al Comune, comunque, sono stati inferiori a quelli annunciati e attesi in un primo momento nel dibattito pubblico precedente la partenza dei parcheggi a pagamento.