PIAZZA ARMERINA. Un click da casa davanti al computer per conoscere redditi e patrimoni dei nostri amministratori, prima e dopo le elezioni. La ricchezza personale di chi governa la città dei mosaici potrebbe presto essere accessibile sul portale internet comunale. Il 6 marzo un regolamento approvato dalla giunta comunale inizierà il suo iter in consiglio comunale per l'esame e l'eventuale approvazione. La giunta comunale ha già dato il proprio via libera al testo nel quale vengono disciplinate le modalità di pubblicità e trasparenza dei dati reddituali di sindaco, assessori e consiglieri comunali. Anche se i più maliziosi sono convinti che la disciplina che mette a nudo il portafogli di chi ci amministra difficilmente verrà approvato da un consiglio ormai in scadenza, con le elezioni comunali alle porte fra due mesi e mezzo.
Ma vediamo cosa prevedono gli articoli finiti tra i banchi di via Cavour. Nella sostanza gli amministratori saranno tenuti a depositare all'ufficio di segreteria comunale, entro 30 giorni dall'avvenuta elezione, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale dovranno essere riportati reddito annuale risultante dall'ultima dichiarazione dei redditi, beni immobili posseduti, beni mobili registrati, partecipazioni in società quotate e non quotate ed eventuali obbligazioni e titoli di Stato. Una dichiarazione che dovrà essere presentata ogni anno e per tutta la durata del mandato, consentendo di fatto così ai cittadini di poter monitorare la ricchezza personale degli eletti e di chi ricopre cariche di governo. Non solo.
I patrimoni potranno essere monitorati ogni qualvolta dovessero verificarsi novità che incidono sulla ricchezza personale degli eletti. La certificazione, infatti, va aggiornata dagli amministratori quando viene acquistata una casa, un'auto, un pacchetto di azioni o titoli di Stato da parte di un assessore o un consigliere comunale. Il prospetto riepilogativo con la posizione di tutti gli amministratori, poi, dovrà essere reso pubblico sul sito istituzionale internet del Comune, a cura dell'ufficio di Segreteria, all'interno di una specifica sezione chiamata "Operazione Trasparenza", accessibile da chiunque con un collegamento internet. Per gli amministratori inadempienti è anche prevista una sanzione amministrativa che parte da 2 mila euro fino ad un massimo di 20 mila euro. Il mandato dei consiglieri scade fra appena tre mesi e secondo molti osservatori la nuova disciplina potrebbe arenarsi in aula. Già in una precedente seduta consiliare l'argomento, pur inserito all’ordine del giorno, non è stato affrontato.
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