ENNA. Non si ferma la protesta dell'Ordine degli avvocati di Enna. Dopo l'astensione di metà febbraio, che ha fatto saltare un migliaio di udienze al Palazzo di Giustizia, ieri l'assemblea forense ha proclamato all'unanimità una nuova astensione. Niente processi e cause dal 2 al 10 aprile prossimi, per protesta contro la scopertura dell'organico dei magistrati. Il presidente del tribunale Giuseppe Ferreri, due settimane fa, ha ammesso che sono in aumento i processi penali che cadono in prescrizione e che tante cause civili durano anche più di dieci anni in primo grado. Ieri si è riunita dunque l'assemblea, convocata dal presidente dell'Ordine Giuseppe Spampinato. Alla riunione era presente anche il presidente della Camera Penale Patrizia Di Mattia. L'avvocato Di Mattia non ha rilasciato dichiarazioni: in genere a queste iniziative dell'Ordine la Camera penale aderisce, e sarà così anche stavolta. «Abbiamo deciso di proseguire la protesta e di proclamare un altro periodo di astensione - spiega Spampinato - per la mancata copertura dei posti nella pianta organica. C'è stato un riscontro positivo, con la presenza del presidente della Corte d'appello Cardinale, che è venuto il primo giorno dell'astensione e che ha fatto assieme a noi e ai giudici di Enna una verifica congiunta della situazione, ma non basta». Il presidente del consiglio forense aggiunge che adesso serve che della questione si occupino il ministero della Giustizia e il Csm. «La Corte d'appello e il Tribunale hanno fatto una richiesta di applicazioni extradistrettuali - prosegue Spampinato - e salutiamo favorevolmente il fatto che il ministro Severino (il Guardasigilli, ndr.) ha bloccato la riduzione delle piante organiche, ma resta aperto il tema scottante e urgente dei posti vacanti: a Enna abbiamo il 50 per cento di posti vacanti nella pianta organica». Gli avvocati, insomma, lamentano l'assenza di risposte al problema della scopertura: attualmente in tribunale sono in servizio 7 giudici su 11 (presidente compreso), ma entro poche settimane il numero scenderà a 5, poi si arriverà a 4 giudici, quasi un record negativo. Per questo gli avvocati hanno deciso di mantenere alta la guardia e continuare protesta e pressione sulle autorità competenti perché si possa prendere quantomeno due decisioni importanti: «dichiarare Enna sede disagiata" e poi «ordinare l’immediata copertura», indicando il tribunale fra le destinazioni dei magistrati vincitori del nuovo concorso.