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Operazione "Marea grigia": gli arrestati

Il gruppo che fa riferimento a Cosa nostra era anche particolarmente attivo nell'ambito delle estorsioni, nei territori di Piazza Armerina e Aidone

PALERMO. Sono complessivamente 7 gli arresti eseguiti nell'operazione "Marea grigia" condotta dalla squadra mobile di Enna che ha sgominato una banda che faceva rapine a rivenditori di tabacchi per reperire fondi per Cosa nostra. Tra i sette, anche un imprenditore agricolo, attualmente consigliere comunale di Aidone, Davide Alessi, 36 anni, nato a Piazza Armerina.

Gli altri arrestati sono Vincenzo Scivoli (EN), 44 anni, referente di Cosa nostra per quel comune; Marco Gimmillaro, 41 anni; Riccardo Abati, 50 anni, già condannato per mafia, e i figli Piero, 25 anni, e Calogero, di 29, e lo zio, fratello di Riccardo Abati, Massimiliano, 35 anni.

Il gruppo che fa riferimento a Cosa nostra era anche particolarmente attivo nell'ambito delle estorsioni, nei  territori di Piazza Armerina e Aidone. Alcuni degli arrestati erano già finiti in manette nell'ambito delle operazioni "Nerone" e "Nerone 2", condotte dalla Mobile di Enna, che avevano fatto luce sugli affari illeciti del gruppo mafioso facente capo a Scivoli.

Le indagini sono state dirette dalla Dda di Caltanissetta e svolte dalla sezione "criminalità organizzata" della squadra mobile di Enna. Gli inquirenti contestano agli arrestati, oltre ad almeno 7 rapine, una fiorente attività per piazzare i tabacchi rubati.

Sul consigliere comunale di Aidone, Davide Alessi, pesano anche le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che lo indica come inserito nel circuito criminale di Cosa nostra e in particolare nella "famiglia" di Enna - che fa riferimento a Giancarlo Amaradio, ritenuto il pupillo del capo mafia Leonardo Gartano, conosciuto come "u liuni" - della quale il gruppo di Scivoli e di Riccardo Abati costituisce una articolazione.

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