ENNA. L'Anas preme sull'acceleratore per ripristinare la statale 290, chiusa al traffico da un anno per una gigantesca frana dal costone roccioso che la sovrasta. L'impegno è stato assunto dal neodirettore regionale dell'Anas Sicilia Salvatore Tonti, di fronte al prefetto Clara Minerva. L'ingegnere ha annunciato che approfondirà la questione e farà pervenire al prefetto notizie e novità in tempi brevi. La statale 290 è un'importante collegamento da Enna alla zona nord: scende da Villapriolo verso Calascibetta, attraverso una serie di curve e in mezzo a una fitta vegetazione fra le collinette. Dal costone roccioso sono caduti massi pesanti tonnellate. Chi si è trovato a passare da qui, venerdì 23 marzo 2012, riferì di essersela vista brutta. La roccia si è letteralmente sfracellata, distruggendo e facendo abbassare il manto stradale. Da allora non si è mai trovata una soluzione per mettere in sicurezza il costone (e, solo dopo, ripristinare la strada). Se n'è parlato nella riunione del tavolo di coordinamento sul rischio idrogeologico, istituito su iniziativa del prefetto per esaminare le principali criticità del sistema viario provinciale, anche prendendo spunto da un dossier realizzato dall'Ance. Nel corso dell'incontro, alla presenza dei sindaci di Troina e Barrafranca, del vicepresidente della Provincia e di tutte le componenti del tavolo di coordinamento, «è stato ribadito - spiegano dalla Prefettura - l'impegno a predisporre una programmazione degli interventi di ripristino dei tratti stradali che presentano i profili di maggiore problematicità, compatibilmente con le disponibilità finanziarie». J.TR.