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Sperlinga, uomo spara e ferisce il vicesindaco

Un uomo ha fatto fuoco per una causa persa anche contro il fratello di Epifanio Emanuele e poi si è costituito dai carabinieri di Nicosia

SPERLINGA. Un duplice tentativo di omicidio è avvenuto stamane a Sperlinga, dove un uomo ha sparato con un fucile al fratello del vicesindaco del paese dell'Ennese, raggiunto nella sua abitazione. Poco dopo, sempre armato di fucile, l'aggressore ha raggiunto per strada pure il vice sindaco, Epifanio Emanuele, e ha sparato anche a lui ferendolo prima di andarsi a costituire dai carabinieri di Nicosia. All'origine dei tentativi di omicidio (così sarebbero stati derubricati dopo iniziali indagini) una causa persa dall'uomo che ha sparato, di cui i carabinieri non hanno ancora fornito l'identità.
A sparare è stato Santo Giovanni Di Bella, 60 anni, pensionato, ora rinchiuso nel carcere di Nicosia con l'accusa di duplice tentato omicidio aggravato. Dei due fratelli Emanuele feriti, Epifanio e Michele, quest'ultimo ha perso un occhio. A scatenare l'ira di Di Bella è stato il mancato riconoscimento, da parte del tribunale, della proprietà di un terreno di 10 mila metri quadrati ricevuto in eredità da un anziano zio degli Emanuele, come pagamento per l'assistenza che di Bella gli aveva garantito per diverso tempo. Dopo diversi anni trascorsi in Germania dove era emigrato, l'uomo qualche tempo fa era rientrato a Sperlinga. Oggi, dopo avere tentato di sparare al vicesindaco, vicino alla scuola del piccolo centro, è andato nella proprietà di Michele Emanuele, l'ha colpito e poi, a bordo della sua auto, si è messo sulle tracce del fratello Epifanio, contro il quale ha fatto fuoco ma senza centrarlo. Infine, si è diretto a Nicosia e dopo aver parcheggiato l'auto, imbracciando il fucile, si è avviato a piedi verso la caserma dei carabinieri, percorrendo circa un chilometro, per costituirsi. Ma i carabinieri lo hanno intercettato prima dell'arrivo in caserma.

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