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Nicosia, gli avvocati: «Incostituzionale rinvio cause a Enna»

Accorpamento tribunale. Invocato l’intervento della «Consulta»

NICOSIA. Discussa ieri, dagli avvocati Salvatore Timpanaro e Piergiacomo La Via che sono intervenuti a nome di tutta l’avvocatura, la questione di legittimità costituzionale. La Procura, presente in aula con il pm Fiammetta Modica, ha condiviso e si è associata alle eccezioni di incostituzionalità sollevate dai legali relativamente alle cause da rinviare davanti al Tribunale di Enna dopo il 13 settembre 2013. Prima appassionata e lunga arringa difensiva dell’avvocato Salvatore Timpanaro che, per oltre un’ora, ha illustrato i vari profili di incostituzionalità. Sempre Timpanaro ha consegnato un’imponente produzione documentale per sostenere le proprie tesi e ha chiesto la sospensione dei processi e la rimessione degli atti alla Corte Costituzionale. “È davanti al giudice delle leggi che faremo valere le nostre ragioni contro la dissennata legge di revisione della geografia giudiziaria voluta dal governo dei ragionieri”.
Con il suo intervento poi l’avvocato Piergiacomo La Via ha illustrato vari pareri giuridici di costituzionalisti e, da ultimo, quello commissionato dal Coordinamento Unitario al professore Salvatore Curreri, docente di diritto costituzionale alla Kore di Enna. Alla fine tutti gli altri avvocati si sono associati alle argomentazioni ed alle eccezioni degli avvocati Timpanaro e La Via. Il Tribunale in composizione monocratica, giudice Giuseppe Tigano, si è riservato di decidere e, anche per studiare l’imponente produzione documentale, ha fissato l’udienza, alla quale si consocerà la decisione, al 24 maggio.
La questione è fondamentale per tentare di mantenere in città il Palazzo di giustizia che da settembre dovrebbe essere accorpato ad Enna. Ma il decreto legislativo 155/2012 e la relativa legge delega, per gli avvocati e la Procura è incostituzionale. C.PU.



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