Enna

Sabato 28 Dicembre 2024

Pure il fuoco amico sulla nuova giunta decisa da Garofalo

ENNA. Nasce male la seconda giunta Garofalo. Alla sua presentazione in consiglio, mercoledì sera, le critiche si sono sprecate. E i giudizi positivi da parte dei consiglieri Pd non sono arrivati. Insomma un esecutivo che mostra tutti i suoi limiti fin dall'inizio. "Fuoco amico" nella prima bordata con Luigi Dello Spedale, Pd area Letta che ha chiesto al primo cittadino un salto di qualità: «Sogno un sindaco che unisce». Poi le bacchettate sulla relazione proposta nello scorso consiglio. Biagio Scillia Mpa: «Darei un misero 3. Ho letto 20 pagine di filosofia politica, 10 di ordinaria amministrazione e 5 sul patto di stabilità». Rosario Vasapollo Enna libera: «Avevamo puntato su Garofalo. Ci siamo sbagliati». Perfino irridente Dario Cardaci Pdl indicando col braccio il nuovo esecutivo: «Tutto qui. La città è in stasi da cinque mesi e il sindaco si presenta con un monocolorino per giunta non coeso». Paolo Gargaglione Megafono: «La giunta Garofalo continua ad essere uno strumento di vendetta contro il nostro gruppo politico». E poi ha sottolineato: «Nessun assessore fa riferimento alla nostra area». Giovanni Contino Open: «La solita minestra. Indirizzi condivisibili nella teoria. Nella pratica nessun atto. Ma questo è stato l'andazzo del centrosinistra anche nelle passate amministrazioni». Mauro Incardona gruppo misto: «C'è grande confusione, il percorso della giunta non è chiaro. Sono indipendente e tale resto». Paolo Gloria Mpa: «A noi interessa l'apertura alla città. Valuteremo ogni atto». Maurizio Dipietro Megafono: «Questa giunta dimostra che il Pd continua ad essere rinchiuso in vecchie e becere logiche». Estremamente duro Dante Ferrari Fli: «Garofalo ha varato una giunta bruttina e assai mediocre espressione dell'insipienza politica». E poi ha calcato la mano: «Il passato esecutivo ha perso l'opportunità di accedere a tanti finanziamenti. Ha perso ben 750 mila euro per gli impianti sportivi». Riguardo la linea ha chiesto al sindaco: «Cosa vuole fare con il piano traffico, con il canile, con il Prg, con la sanità, con l'università, attendiamo una risposta». Le uniche difese d'ufficio sono state affidate a Stefano Rizzo Pd: «L'intera città deve trovare un percorso unitario altrimenti è la fine». Ha elogiato poi parte dell'opposizione che è disponibile a confrontarsi in questo percorso. Angelo Salamone Pd: «Mi sembra che il sindaco abbia varato una giunta qualificata con una nutrita presenza di giovani e donne. È un buon auspicio per il futuro». Considerato che nella nuova giunta sono entrati due consiglieri del Pd, Salvatore Cappa e Francesco Nasonte e l'accordo prevede le loro dimissioni da Sala d'Euno in consiglio entreranno l'ex assessore Enrico Grippaldi e Gianfranco Gravina. Garofalo ha poi replicato: «Il comune è solido e ha rispettato il patto di stabilità. La nuova giunta risponde ai requisiti di onestà e voglia di fare». Valuta positivamente la diponibilità di collaborazione di alcuni gruppi.  

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