PIAZZA ARMERINA. «Dirigenti probabilmente molto più interessati alle loro prebende che al funzionamento della macchina amministrativa». In una lettera aperta al sindaco Carmelo Nigrelli il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Venezia, lancia una grave denuncia sul malfunzionamento della macchina comunale e chiede un intervento di petto sulla situazione attuale. Istruttoria degli atti lenta o mancante, fotocopie non sempre puntuali e funzionari che disertano le sedute dell'aula nelle quali occorrono le valutazioni tecniche degli uffici. Il presidente Venezia dice basta e chiede al primo cittadino di porvi rimedio. «Non avrei voluto disturbarla, preso com'è da tanti problemi che la assillano per via dei terremoti politici e congiunturali che attraversano il nostro Paese da Bolzano a Marsala», scrive Venezia rivolgendosi a Nigrelli.
«La sensazione è che gli uffici comunali funzionino male, sconnessi gli uni dagli altri e ciò crea non pochi problemi agli organi istituzionali e ai cittadini», dice il numero uno di via Cavour. «Potrei citarle un elenco dettagliato dell'operato di tanti nostri dirigenti che, probabilmente, sono molto più interessati alle loro prebende che al funzionamento della macchina amministrativa, perdendo di vista ciò che veramente compete loro, cercando di scaricare sempre sull'anello più debole, al quale quasi sempre non gli si riconosce alcun merito, le criticità e le responsabilità per le quali vengono retribuiti», sottolinea Venezia, il quale teme che il mancato funzionamento di alcuni ingranaggi possa provocare un black-out funzionale dell'ente. Da qui la decisione di avanzare una richiesta pubblica molto forte al sindaco, essendo il primo cittadino «al vertice di questa delicata struttura in termini di responsabilità e valutazione». «Sarebbe opportuno verificare le anomalie, cercando, laddove possibile, di superarle», conclude. Il presidente dell'aula non scende nei particolari, ma molti atteggiamenti dei dirigenti comunali negli ultimi tempi non gli sono andati giù, soprattutto per le tante volte in cui i responsabili dei vari settori non sarebbero stati presenti in aula. Il consiglio comunale per la verità negli ultimi anni ha più volte chiesto al segretario generale Carolina Ferro di invitare i dirigenti a essere presenti per i punti all'ordine del giorno riguardanti le rispettive competenze. E pare che in modo informale la questione sia stata posta da Venezia ai suoi compagni di partito del Pd che sono alla guida di Sala delle Luci come amministratori, sindaco e vicesindaco in testa, per chiedere un'inversione di tendenza. Di recente alcune commissioni consiliari avevano dovuto bloccare i propri compiti istituzionali a causa della mancanza di funzionari verbalizzanti. Solo le dimissioni di massa dalle commissioni, come forma di protesta, aveva di fatto sbloccato l'impasse.
«Istruttoria degli atti lenta» A Piazza Armerina scoppia il caso
Il presidente del consiglio: «Dirigenti più interessati alle loro prebende che al funzionamento degli uffici»
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