ENNA. Restano solo due settimane per salvare dieci uffici del giudice di pace della provincia, che sono formalmente a rischio per la spending review.
Salteranno entro settembre, a meno che i Comuni, entro fine aprile, non adottino dei provvedimenti con cui si impegnino a sostenere le spese di gestione e del personale, gli uffici di Leonforte, Piazza Armerina, Valguarnera, Centuripe, Villarosa, Barrafranca, Aidone, Troina, Regalbuto e Agira. Allo stato attuale, da qui a settembre, rimarrebbero solo gli uffici di Enna e Nicosia. Va detto che alcuni Comuni, come Barrafranca e Leonforte, nel tempo hanno dato una disponibilità in proposito.
I tempi però ora stringono: le delibere, ove non fosse già stato fatto, vanno approvate entro il 29 aprile. A Leonforte i locali appartengono al ministero della Giustizia, che li lascerebbe a disposizione, e all'ente resterebbe solo da metterci il personale. «Se non arrivano le delibere entro il 29 aprile salteranno gli uffici, non ci sono alternative - spiega un giudice di pace - rimarrebbero solo a Enna e a Nicosia».
Delle aperture, si diceva, sono arrivate da almeno due cittadine della provincia, ma anche da Piazza Armerina e Agira. In quest'ultimo caso c'è un problema legato al fatto che l'attuale ufficio del giudice di pace non è del Comune ma in locali che sono stati presi in affitto.
Alcuni sindaci si sono messi già al lavoro per risolvere la questione con una delibera di giunta, che potrebbe arrivare entro qualche giorno. Sono i riflessi locali del piano del governo Monti, una politica dei tagli vista favorevolmente da alcuni operatori della giustizia, che vedrebbero di buon occhio il fatto che alcuni operatori degli uffici sarebbero portati in uffici come il Tribunale di Enna, ormai da anni in «sofferenza» di operatori e cancellieri, facendo tirare una forte boccata d'ossigeno a chi ci lavora. Il rovescio della medaglia però è la cancellazione di importanti punti di riferimento per i cittadini di ben otto paesi della provincia. E c'è chi parla di «presidi di legalità» e di «presenze dello Stato» che vengono meno, in zone che ne hanno bisogno, dove è forte la presenza della criminalità comune e organizzata.
Salterebbe per esempio l'ufficio di Barrafranca, dove dal 1 luglio 2008 al 30 giugno 2009, per citare alcuni dati presi dalla relazione del presidente della Corte d'appello di Caltanissetta, sono state iscritte ben 254 cause civili e 19 processi penali. Anche qui, come a Leonforte, il ministero della Giustizia non paga canoni d'affitto
Giudici di pace, due settimane per il salvataggio
Dieci uffici sono a rischio di chiusura
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