PIAZZA ARMERINA. Stato di impasse sulla Sp4, si attende l'inizio della gara d'appalto perché possa dirsi la parola fine ad una telenovela infinita. La strada provinciale 4 è chiusa da oltre 6 anni in un tratto a causa di un movimento franoso, costringendo i cittadini e i turisti ad utilizzare una tortuosa e pericolosa deviazione per raggiungere la città dei mosaici e Aidone. Dopo la sostituzione del responsabile unico del procedimento si sono tenuti alcuni incontri tecnico-operativi con i progettisti.
Aggiornato l'ammontare complessivo dei lavori sulla base di un nuovo prezziario, con la riformulazione del nuovo quadro economico del progetto per un ammontare di 3 milioni e 370 mila euro. Il costo aggiuntivo di 406 mila euro sarebbe già stato coperto con uno stanziamento dall'amministrazione provinciale che sta seguendo la vicenda. Il sindaco Nigrelli si è detto ottimista, affermando che «finalmente esce dallo stallo in cui si trovava da mesi la progettazione della Sp4». Ma la storia degli ultimi anni di questo iter burocratico suggerisce a molti altri una maggiore prudenza. Il Movimento Cinque Stelle, intanto, ha chiesto e ottenuto nei giorni scorsi l'accesso a tutti gli atti amministrativi riguardanti la pratica Sp4. Una richiesta arrivata dal vicepresidente dell'assemblea regionale siciliana, Antonio Venturino, deputato grillino piazzese, dopo la prolungata fase di stallo procedurale del progetto. In una nota il M5S parla di «situazione di stallo creatasi per i contrasti sorti tra la società di progettazione e il precedente responsabile unico del procedimento nominato dalla Provincia». «Ho incontrato qualche mese addietro il Rup precedentemente incaricato e questi mi ha espresso le proprie valutazioni sul progetto afferenti scelte tecniche ritenute non congrue nonché ad alcuni aspetti organizzativi non ancora definiti», ha sottolineato l'avvocato Giampiero Alfarini, delegato dal deputato Venturino a verificare l'incartamento, parlando di «situazione di insanabile rottura» che avrebbe poi portato lo stesso Rup a rinunciare all'incarico. I grillini si augurano che «non ci siano più intoppi», affermano di aver promosso un'iniziativa capace di imprimere «un accelerazione alla fuoriuscita dalla situazione di stallo».
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