ENNA. Continua l'azione di segnalazione operata da Enna Nostra sul perimetro cittadino volta ad indirizzare l'amministrazione comunale su interventi mirati. Questa volta la lente d'ingrandimento di Paolo Parrino e degli altri soci si è spostata su Papardura, una delle zone più caratteristiche del capoluogo. La vasta area storicamente è stata un luogo di culto e di sacrifici. Campeggia la chiesa del Santissimo Crocifisso, c'è una bella via Crucis e ci sono gli antichi quattordici lavatoi. C'è poi una bambinopoli inutilizzata e coperta da erbacce. «Prioritariamente - dice Franco Longo socio di Enna nostra - c'è bisogno di un lavoro di manutenzione per l'intera zona. Ma sarebbe interessante valorizzarla e portarla all'attenzione dei turisti». Intanto il consigliere comunale indipendente Filippo Fiammetta ritorna all'attacco e questa volta sul verde pubblico. «Le aree a verde e le bambinopoli sono in uno stato di totale degrado». Fiammetta entra nel dettaglio: «Mi riferisco in particolare alla Torre di Federico e al Castello di Lombardia, due icone per la città oggi esempio di abbandono tale da far indignare anche i turisti». Riguardo le bambinopoli Fiammetta l'attacco continua: «In alcuni casi l'erba è più alta dei bambini. Vorrei capire quando l'amministrazione comunale intende almeno ripulire?». Va comunque segnalato che il Comune è intervenuto nella bambinopoli di Montesalvo dove i lavori sono iniziati e a breve la struttura verrà completata. Da dire anche che nelle intenzioni del sindaco Paolo Garofalo e dell'intera giunta c'era un corposo intervento nell'arredo urbano ma ogni buon proposito è stato bloccato dal rispetto del Patto di stabilità. P.D.M.
Antichi lavatoi e bambinopoli, Papardura tesoro dimenticato
L’associazione punta il faro sulla zona: «In certi punti l’erba più alta dei ragazzini»
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