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Crisi «Cerere Dittaino», da maggio 13 settimane di cassintegrazione

Trenta i lavoratori interessati dal provvedimento

ENNA. Cassa integrazione ordinaria a rotazione per 13 settimane in attesa di rientrare a pieno regime sul mercato. È quanto hanno prospettato dalla proprietà del pastificio Cerere di Dittaino alle parti sociali per i 30 dipendenti dello stabilimento di Dittaino.
Nei giorni scorsi infatti l'amministratore delegato dell'azienda, (che è di proprietà del colosso agroalimentare veneto Calv), Emilio Gaspari, ha incontrato i segretari provinciali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, Nunzio Scornavacche, Massimo Bubbo e Enzo Savarino prospettando loro questo provvedimento. Gaspari ha motivato la decisione dal fatto che negli ultimi 2 anni il pastificio Cerere, che produce della pasta sia sotto il proprio marchio "Valle del Grano" e "Ceccato", per un target medio alto di mercato, ma anche conto terzi per importanti aziende di carattere nazionale ha subito delle diminuzioni nelle vendite e quindi di fatturato e che le proiezioni di mercato confermano segnali negativi anche per la prima parte dell'anno in corso. Secondo Gaspari, la forte congiuntura economica spinge la popolazione a risparmiare anche negli acquisti alimentari e ad uscirne maggiormente penalizzati sono i prodotti di fascia medio alta come appunto quelli prodotti a Dittaino. Inoltre al pastificio non sono stati rinnovati contratti da grosse catene della grande distribuzione organizzata. Quindi una serie di fattori tutti negativi che costringono la proprietà a prendere la decisione della cassa integrazione ordinaria a partire dal prossimo 2 maggio per 2 settimane al mese a rotazione per i prossimi 3 mesi. Ma nel frattempo l'azienda ha già avviato ed ha in corso una serie di trattative che dovrebbero portarla a chiudere entro breve termine dei contratti di fornitura per altri gruppi sia italiani che stranieri della Gdo e quindi riporterebbero lo stabilimento a produrre a regime con il ritorno a tempo pieno dell'orario di lavoro per tutti i dipendenti. Inoltre si sta provvedendo ad una riorganizzazione generale di tutto l'assetto aziendale con un potenziamento in particolare della rete commerciale. Il tutto dovrebbe riportare entro il quarto trimestre dell'anno in corso a fare segnare numeri positivi.
Nello scorso anno hanno beneficiato della mobilità in deroga 267 lavoratori di 32 aziende, precisamente quelle insediate a Dittaino come la Sipem (22), Omg (5), Sicilsind (7), Fidia (36), Ipra (5), Deteritalia (10), anche del Pastificio Cerere (13), ma riguardanti le precedenti proprietà, Teknologica (11), in quelle di Valguarnera della Dalcos (19), Habitus (33), Isca (9) e Regalbuto di Tecno Jacket (13), Francis (7), Plarise (4), Tigullio (3). Dopodichè a Enna le aziende Pugliese (1), Società Immobiliare generale (1), Blumauto (1), SB Basile (3), Grande Albergo Sicilia (1), Ro.Ga (1), Magazzini Basile (19), One Call (13), Ksm (1), Telecom Spa (3), Sma (3). E poi ancora la Nuova Intesa di Gagliano (17) ed altre sparse in altri comuni della provincia come la Sisti (1), Aspa (1), American jeans (1), Ceat (2), Di Prima Michele (1). 

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