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Formazione,caos agli sportelli

Trecento operatori per i corsi di riqualificazione: «Dalla Regione direttive confuse»

ENNA. Il caos nel settore è sovrano e i lavoratori della formazione professionale che si occupano degli sportelli multifunzionali di tutta la Sicilia, in provincia di Enna una sessantina, proclamano lo stato di agitazione. Il motivo della protesta è dovuto al fatto che l'assessorato regionale al Lavoro ha emanato un provvedimento con cui demanda proprio agli operatori degli sportelli multifunzionali di decidere per certi versi il destino non solo dei loro colleghi che nell'ambito della formazione professionale occupano altre mansioni ma anche di loro stessi.
Infatti la circolare dell'assessorato dice che da venerdì scorso e sino al 30 aprile gli addetti agli sportelli multifunzionali dovranno effettuare dei «colloqui», a tutti i lavoratori con cui in teoria si dovrebbe stabilire il percorso di riqualificazione. Ma le modalità con cui dovranno essere eseguiti questi colloqui secondo gli stessi lavoratori sono confusionari e non darebbero nessuna logicità al percorso che poi si dovrebbe avviare.
«La confusione regna sovrana - affermano alcuni lavoratori della formazione professionale ( in provincia di Enna sono complessivamente circa 300) - in pratica si naviga a vista non c'è nessun criterio di programmazione ma dalla Regione vengono emanati provvedimenti atti a vivacchiare. Siamo convinti che tutto ciò non è finalizzato ad una riqualificazione del personale ma invece lo so vuole "spingere" verso la mobilità. Ma noi non ce ne staremo assolutamente a guardare. Noi abbiamo continuato sempre a lavorare anche quando abbiamo avuto oltre 15 mesi di stipendi arretrati».
I lavoratori chiedono che l'assessorato l'immediata revisione o annullamento del provvedimento di riqualificazione e valutare alternative diverse che salvaguardino la stabilità occupazionale dei lavoratori «nel rispetto della professionalità e dignità».  

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