
ENNA. L'emergenza organico del tribunale è risolta, ma solo a partire dall'anno prossimo. Lo ha disposto il plenum del Csm, che ha approvato la proposta, annunciata alcuni giorni fa, della terza commissione del Consiglio superiore della magistratura. Attualmente al palazzaccio sono in servizio sei giudici, più il presidente Giuseppe Ferreri, ma da qualche giorno un magistrato ha preso un periodo di congedo per motivi di studio e da settembre andranno via altri due, facendo scendere a tre (più il presidente) il numero di giudici in servizio, rispetto a una previsione di dieci più uno. Dopo l'estate, in sostanza, lasceranno Enna perché hanno ottenuto il trasferimento, i giudici Massimiliano De Simone e Andrea Salvatore Romito. Ma la notizia del giorno è positiva, anche se non mancheranno i disagi da settembre a fine anno. A rendere nota la decisione del Csm è stato il presidente del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Enna Giuseppe Spampinato. «La conferma - ha detto Spampinato - ci è arrivata sia dal presidente del tribunale che dal delegato dell'Anm (Giovanbattista Tona, ndr): il Csm ha deliberato la copertura di tutta la pianta organica del tribunale di Enna. Arriveranno cinque giudici». La decisione del Csm è stata presa considerato che il numero di giudici in tutta Italia sarebbe "scarso"; e considerato - ha scritto la terza commissione - quanto è difficile destinare magistrati in sedi come Enna, dove si rischia il collasso: arriveranno i Mot, giudici di prima nomina. L'Ordine degli avvocati è "parte in causa", in questa vicenda: l'emergenzagiustizia a Enna è stata la ragione di ben due astensione dalle udienze, per otto giorni consecutivi ciascuna, proclamate dall'assemblea forense negli ultimi mesi. Si è trattato di proteste che hanno avuto un'eco fortissima nel mondo dell'avvocatura. «I giudici si insedieranno nel primo trimestre del 2014, perché provengono dal primo concorso utile - prosegue Spampinato - fino ad allora il tribunale andrà avanti con i giudici che ci sono, togati, onorari e, forse, con applicazioni extradistrettuali». Il presidente dell'Ordine chiude ringraziando l'assemblea degli avvocati, che ha deliberato le astensioni per ben due volte, e i consiglieri forensi. «Il risultato - conclude - si deve pure all'Anm distrettuale, perché il dottore Tona ha dato un sostegno fattivo e concreto alla lotta per gli obiettivi da raggiungere. Ma anche il consiglio provinciale e il presidente Massimo Greco, per la loro mobilitazione, comune anche a molti enti locali della provincia.
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