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Nicosia, Tarsu: nuovi contenziosi tributari

Il Comune sollecita i cittadini a pagare le contestate supercartelle, con importi di oltre 10 mila euro, con una determina del sindaco

NICOSIA. Nuovi contenziosi tributari tra il Comune di Nicosia e i cittadini sollecitati dal recapito delle cartelle esattoriali con la richiesta di pagamento della Tarsu 2012. Le contestazioni riguardano supercartelle, con importi di oltre 10 mila euro, riferite a grandi esercizi commerciali. Per queste cartelle la Tarsu viene calcolata sulla determina sindacale 68/2012, con la quale il sindaco Malfitano ha aumentato di circa il 7% il costo rispetto a quanto aveva fatto il suo predecessore Catania che aveva invece ridotto dell'8,59% le tariffe 2011, che come si ricorderà venne impugnata insieme alla tariffa del 2010 avanti alla Commissione tributaria di Enna che ha dato ragione ai ricorrenti, dichiarando la nullità delle determine approvate dal sindaco e non dal Consiglio comunale. Queste sentenze sono state impugnate dal sindaco Malfitano che ha presentato ricorso alla Commissione tributaria regionale. Il Comune, fonda le proprie ragioni sulla sentenza del Cga 455/2011 che individua nel sindaco, e non nel consiglio comunale, la competenza all'adozione delle tariffe. Ma sulla base di quanto sostiene l'avvocato Giuseppe Agozzino, che rappresenta diversi commercianti che hanno ricevuto le superbollette e che con loro combatte da anni la battaglia contro i costi esagerati della tassa sui rifiuti, non sarebbe così.
"Con la delibera 63/2012, recepita con determina sindacale 68/2012, il consiglio comunale - spiega Agozzino - ha bocciato il piano economico - finanziario dell'Ato in quanto il maggior onere richiesto non appariva giustificabile e, quindi, la tariffa è stata determinata in proprio dal Comune ma sempre sulla base degli aumenti tariffari del 2010 e 2011, già dichiarati illegittimi dalla Commissione tributaria provinciale di Enna. Inoltre nella delibera 63/2012, il consiglio comunale, recependo la proposta dirigenziale, afferma che le tariffe sono state determinate sulla base del confronto tra i costi a consuntivo e quelli previsionali, meccanismo questo del tutto estraneo all'idea del piano economico - finanziario". La delibera del consiglio comunale 15/2012, delegava il sindaco dell'epoca di determinare le tariffe Tarsu per l'anno 2012 per coprire integralmente il servizio. Il sindaco Catania decideva di applicare uno sconto dell'8,59% per un ammontare complessivo di costi pari a 1.463.827,37 euro oltre Iva. Con la delibera 62/2012 il nuovo consiglio comunale annulla la precedente delibera, la 15/2012, e aumenta il costo del servizio di oltre 100 mila euro. Così il costo complessivo del servizio viene attestato a soli 1.569.734,83 euro più Iva, se si considera che il piano economico finanziario inviato dall'Ato a maggio, quindi in netto ritardo, prevedeva costi per oltre 2 milioni di euro.

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