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Centuripe, riprende la differenziata: sugli stipendi ancora dubbi

Animi più calmi dopo le proteste dei giorni scorsi, ma la preoccupazione rimane. Sutera: «Non ci sono soldi»

CENTURIPE. Dopo i lunghi venti di protesta dei giorni scorsi, da ieri la situazione è rientrata e tutto sembra essere tornato alla normalità. Gli operatori ecologici, rassicurati dal fatto che entro oggi percepiranno le intere mensilità arretrate di stipendio, hanno ripreso a lavorare di gran lena. D’altronde bisogna recuperare i lavori arretrati e rimuovere le montagnole di spazzatura che si sono accumulati in quattro giorni di servizio non effettuato lungo le piazze e le stradel dell'abitato. Gli animi si sono calmati, ma nell’aria aleggia notevole preoccupazione sia tra i netturbini che tra i sindacati di categoria perché è emerso che dopo avere recuperato le somme di tre mensilità arretrate, sembra che non si abbia più dove andare a mettere mano. Chi sta peggio sembrerebbe l’Ato. “Non ci sono soldi – ha tuonato il commissario Michele Sutera – Dobbiamo garantire a tutti i dipendenti gli stipendi e di tutti i venti comuni della provincia. Contestualmente i sindaci pagano con enormi ritardi e il costo del servizio continua ad aumentare basti pensare che solo il costo della discarica ammonta a 7 milioni di euro, a fronte di 19 milioni di euro che i sindaci, soci dell’Ato, hanno previsto per l’intero espletamento del servizio di nettezza urbana. La nostra preoccupazione è che se non dovessimo poter pagare la discarica dove attualmente confluiscono i rifiuti questa ci chiuderà i cancelli e allora non sapremmo veramente come fare”. Una preoccupazione fondata tanto che l’Ato sta correndo ai ripari. “Mercoledì prossimo – spiega Sutera – ho un incontro con Lupo per ottenere l’autorizzazione di utilizzare l’area di Cozzovuturo. Ed intanto sappiamo che abbiamo debiti nei confronti di tutti dalla manutenzione dei mezzi alle discariche stesse, ai netturbini di altri comuni”. Quindi l’appello di Sutera è rivolto ai primi cittadini. Di contro il sindaco Antonino Biondi e il vice sindaco Armando Donsì, chiariscono che a fronte di 800 mila euro che il comune dovrebbe incassare dalle bollette dei suoi concittadini, in atto ne ha incassati soltanto 280. In tutta questa complicatissima matassa in cui torna in mente il cane che si morde la coda,, resta una questione in sospeso. I centuripini non comprendono, infatti, il motivo per cui non funziona la raccolta della spazzatura secondo il sistema della differenziata, un sistema che consentirebbe un enorme risparmio di somme che di fatto ricadono solo ed esclusivamente sul cittadino. GR.MI

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