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Acqua, tutte le «variazioni» in bolletta a Enna

Nell'ultimo avviso gli utenti hanno trovato un aumento del 5%, ma nel 2012 le tariffe sono state innalzate ben due volte

ENNA. Nell'ultima bollettazione del servizio idrico gestito in provincia da AcquaEnna gli utenti hanno trovato un aumento di circa il 5 per cento. Ma nello scorso anno le tariffe sono state innalzate ben due volte. La prima nella seduta del 23 maggio 2012 quando il consiglio di amministrazione dell'Ato n. 5 con le delibere 9 e 10 autorizzò un primo aumento. Prendendo a riferimento le utenze domestiche gli importi rimangono invariati per la prima fascia a 0,80 euro, ma nella seconda passano da 1,12 a 1,17; nella terza da 1,35 a 1,45; nella quarta da 1,61 a 1,70. La quota fissa annuale per le utenze domenistiche, quella relativa al contatore passa, da 50,26 euro a 52,69 euro. Per le altre tipologie si passa dalle 83,77 euro alle 87,82 euro. Il canone fognatura e depurazione passa invece da 0,41 euro a 0,46 euro. A fine dicembre 2012 il secondo ritocco quello più corposo.
Ato idrico e AcquaEnna danno il via libera ad una nuova deliberazione, questa volta dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, che prevede un sostanzioso aumento. La tariffa della prima fascia arriva a 0,9074 euro, la seconda fascia a 1,3270, la terza a 1,6446, la quarta a 1,9281 euro. Aumenti considerevoli anche per la quota fissa con le utenze domestiche che devono sborsare ben 59,79 euro l'anno mentre per le utenze relative ad "altre tipologie" la tariffa arriva a sfiorare le 100 euro, fermandosi a 99,61. Un aumento anche per la fognatura e depurazione che oggi costa agli utenti ennesi 0,51 euro al mc. Quando le imprese chiudono a grappoli, gli stipendi dei dipendenti e le pensioni vengono ogni mese ridimensionati, quando non si contano più coloro che perdono il posto di lavoro c'è chi si permette, oggi l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, di aumentare le tariffe non comprendendo il dramma che si vive tutta Italia. Arrabiatissimo il consigliere provinciale Sebastiano Nicastro: "Chiedo al presidente della Provincia Giuseppe Monaco vertice dell'Ato perchè?". Nicastro ammira "il comune di Barrafranca l'unico che non ha aderito all'Ato e che quindi non ha risentito di questi aumenti". Per il consigliere a questo punto: "I 19 sindaci devono intervenire immediatamente". Nicastro conclude: "I cittadini ennesi pagano tariffe onerosissime per avere disservizi". Dal canto suo Monaco ricorda che l'assemblea dell'Ato è stata sciolta e lui è stato nominato commissario liquidatore: "Gli aumenti riguardano il primo il 2012 che non fu un aumento vero e proprio ma un aggiustamento e il secondo il 2013 determinato dall'Autorità per l'energia". Non è più l'Ato che deterima le tariffe? "No l'Autorità. Anzi riguardo l'aumento del 2013 è stato ridimensionato grazie ad una sentenza della Corte costituzionale che ha sancito che l'aumento annuo non può superare il 5 per cento. Ne era stato previsto uno che sfiorava il 39 per cento". Per Monaco le tariffe così alte sono determinate da Sicilia Acque che "ci vende il liquido a 0,80 euro al mc. Considerata la dispersione della rete idrica del 50 percento l'acqua ha un costo effettivo di un euro e 60 al mc".

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