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Patenti facili, fino a duemila euro per non sostenere gli esami di guida

Intanto ha lasciato il carcere Eros Crisafulli, il ventottenne titolare di autoscuole a Enna, Leonforte e Valguarnera

ENNA. Resta ai domiciliari per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Ma intanto ha lasciato il carcere di Enna ieri Eros Crisafulli, il ventottenne titolare di autoscuole a Enna, Leonforte e Valguarnera, arrestato per droga, dopo che a casa sua gli agenti della squadra mobile e dell'ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura hanno trovato 17 ovuli di marijuana, un barattolo contenente 3 grammi di erba, un bilancino di precisione e una tronchesina.
Il gip Luisa Maria Bruno lo ha scarcerato limitatamente all'accusa di detenzione ai fini di spaccio di marijuana. Per il giovane, come detto, rimane la misura cautelare degli arresti domiciliari per i fatti dell'inchiesta «Guida Insicura». Nel corso dell'interrogatorio, che si è svolto ieri mattina nella saletta del carcere di via Palermo, ieri Crisafulli ha risposto solo riguardo all'accusa di droga, sostenendo che la marijuana sarebbe stata in suo possesso solo per uso personale. Il giovane ha aggiunto che quegli ovuli, lui, li avrebbe comprati già impacchettati, che non sarebbe stato dunque lui a confezionarli, particolare che sarebbe confermato dal fatto che a casa sua non è stata trovata alcuna traccia del cellophane utilizzato per impacchettarli.
Manca, in sostanza, secondo quanto ha sostenuto di fronte al gip, la finalità di spaccio. Per questa ragione il gip ha accolto l'istanza del difensore dell'indagato, l'avvocato Edoardo Bonasera, e lo ha rimesso in libertà, anche se per questa ipotesi di reato, detenzione ai fini di spaccio, resta sempre indagato. Intanto prosegue l'indagine principale della polizia, che non c'entra niente con la droga e che vedrà fra martedì e mercoledì sfilare dinanzi al gip Bruno tutti e quattro gli uomini posti ai domiciliari venerdì mattina. Secondo l'accusa, alcuni clienti pagavano fino a duemila euro per non dover sostenere gli esami di guida (sia il quiz che la prova pratica). Al posto loro, stando sempre all'assunto accusatorio, andavano degli esperti, fra cui un ventenne di Valguarnera, che non avevano alcun problema a dare le risposte esatte, sotto le mentite spoglie di altre persone impreparate.
Gli indagati sono difesi dagli avvocati Bonasera, Antonio Impellizzeri, Gaetano Grassia e Sinuhe Curcuraci. Fonti vicine alle difese sostengono che quasi certamente alcuni risponderanno al gip, al fine di chiarire sin da subito la propria posizione. L'indagine è consistita essenzialmente negli interrogatori, gli appostamenti e l'esame di centinaia di pagine relative ai fascicoli degli esami.

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