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Ato, comuni in debito di 4 milioni

Anche se incamerano i soldi delle bollette non riversano poi i soldi alla società che così non paga gli stipendi

ENNA. Poco meno di 4 milioni. A tanto ammonta il debito dei comuni per i primi 5 mesi del 2013 nei confronti della società d'ambito Ennaeuno. I dati sono stati forniti dai vertici di Ennaeuno nei giorni scorsi al Prefetto durante il vertice convocato d'urgenza sulla vicenda dei lavoratori di Centuripe. E di debito a tutti gli effetti si tratta poiché con la legge regionale in vigore sui rifiuti, i Comuni sono titolari della riscossione delle bollette e quindi poi sono obbligati a riversare il quanto dovuto per l'espletamento del servizio ognuno per il proprio comune. Ma invece anche se incamerano i soldi delle bollette non riversano poi i soldi alla società che gestisce il servizio che a sua volta "collassa"e non può neanche pagare gli stipendi ai lavoratori. Una situazione divenuta ormai insostenibile tanto che a livello regionale Cgil, Cisl e Uil, hanno proclamato per il prossimo 17 giugno lo sciopero regionale del settore. E se il trend di debito dovesse continuare con questa media, di fatto circa 800 mila euro al mese, significa che entro l'anno si arriverebbe ad un "buco" di quasi 9 milioni e mezzo, in pratica poco più della metà del costo complessivo del servizio in tutta la provincia circa 18 milioni di euro, che paradossalmente gli stessi comuni hanno avallato visto che viene fuori dalla sommatoria dei 20 costi comune per comune, che ogni consiglio comunale si è approvato e che tra l'altro l'Ato ha sempre considerato insufficiente per poter coprire tutti i costi del servizio. Questi tra l'altro da un anno sono aumentati a causa della chiusura della discarica di Cozzo Vuturo e che costringe il conferimento dei rifiuti in discariche del catanese e di Gela con il conseguente aumento dei costi di trasporto e canone per l'utilizzo delle stesse discariche. Andando a spulciare i numeri si nota che il comune che deve maggiormente a Ennaeuno è quello di Nicosia con 632 mila euro, in pratica oltre 120 mila euro al mese di debito accumulato. Lo seguono Enna con 562 mila e Barrafranca 452 mila. Il più virtuoso invece Catenanuova che non deve neanche un centesimo. Invece nella classifica dei "morosi" dopo Barrafranca troviamo Leonforte con 400 mila euro tondi tondi, Piazza Armerina 357 mila, Villarosa 255 mila Regalbuto 246 mila, Centuripe poco meno di 200 mila, Troina 183 mila, Aidone quasi 142 mila, Pietraperzia 117 mila Assoro 83 mila, Cerami 62 mila, Gagliano 51 mila, Valguarnera 53 mila, Calascibetta 46 mila, Nissoria 26 mila, Agira 12 mila, Sperlinga quasi 10 mila.

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