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«L’ospedale di Leonforte non chiude», dall’Asp apertura all’amministrazione

«Mano tesa» del commissario all’indomani della chiusura di Ginecologia. Per le donne incinte, però, cambia poco

LEONFORTE. Il commissario dell'Asp Giuseppe Termine apre all'amministrazione leonfortese, all'indomani della decisione, presa dall'azienda sanitaria, di chiudere il reparto di ostetricia e ginecologia, suscitando le ire del sindaco Pino Bonanno. Dal reparto saranno trasferiti medici, infermieri e ostetriche e rimarrà solo un ambulatorio mattutino con day hospital dal lunedì al venerdì. Ieri mattina Termine ha inviato una nota di due righe, con cui si dice "disponibile a aprire un tavolo con la nuova amministrazione, che si insedierà dopo il 10 giugno a Leonforte, per affrontare la ri-funzionalizzazione dell'ospedale di Leonforte". Secondo il commissario, il nosocomio è attualmente "in stato di grave salute, ma nessuno ha mai detto che sarà chiuso", concetto che il commissario ha voluto ribadire anche ieri nella sua nota. La notizia è arrivata all'indomani della disposizione dei responsabili sanitari, che impone al personale del reparto di lasciare dal 10 giugno Leonforte, perché trasferiti a Nicosia. Il reparto di fatto chiude e le donne che avessero bisogno di assistenza prenatale o ginecologica di vario tipo, in sostanza, potranno rivolgersi solo a ciò che resta: ambulatorio, day hospital o consultorio familiare, ma solo di mattina e solo dal lunedì al venerdì. E nel frattempo non ci sarà alcuna reperibilità. Una nota, indirizzata al personale del reparto, dispone che dal 10 giugno prenda servizio all'ospedale Basilotta. Al provvedimento ha replicato domenica il sindaco Bonanno, che lo ha bocciato categoricamente, facendo notare tra l'altro la coincidenza sospetta con la tornata elettorale (il 10 giugno coinciderà con la mattina del secondo giorno di urne aperte per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale). Per il primo cittadino, questa disposizione è "inopportuna, intempestiva e sbagliata, in quanto lascia completamente scoperta l'assistenza alle donne in gravidanza riducendo quello che fino ad oggi è stato un reparto di Ostetricia e Ginecologia a un semplice ambulatorio", "senza nessuna garanzia per il pomeriggio e i fine settimana, in quanto, per quello che è possibile capire, non viene prevista nessuna forma di reperibilità e di conseguenza non viene assicurata ogni eventuale forma di emergenza ed urgenza". Ieri mattina Bonanno ha preso atto dell'apertura del commissario. "Quantomeno la mia nota è servita - sottolinea - e mi auguro che si arrivi a una pausa di riflessione: quando si prendono questo genere di provvedimenti, aldilà del merito, almeno è necessario che si spieghi cosa sta succedendo. Dicano quali sono gli strumenti alternativi che hanno individuato e quale assistenza intendono dare, se tolgono il reparto, alle donne del circondario".

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