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«Ostetricia e Ginecologia non chiude» Sospesi i trasferimenti da Leonforte

L’Asp, in una nota diffusa in mattinata, comunica che «la rimodulazione del reparto sarà discussa in futuro»

LEONFORTE. Non sarà tagliato, almeno non per ora, il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Ferro Branciforti Capra. Salta, perché formalmente sospeso, il provvedimento di trasferimento di medici, infermieri e ostetriche da Leonforte a Nicosia, che era stato programmato per il prossimo 10 giugno.
Lo ha comunicato ieri mattina tramite una nota, con cui si precisa di non averlo già reso noto ventiquattro ore prima per causa di un "refuso", il vertice dell'Azienda sanitaria provinciale. "La direzione dell'Asp di Enna comunica che, così come avvenuto e definito a Piazza Armerina, la programmazione della rimodulazione dell'attività dell'Ostetricia e Ginecologia nell'ambito del distretto ospedaliero Enna II (Leonforte e Nicosia) - recita, testualmente, una nota dell'azienda - sarà oggetto di discussione futura con i sindaci del territorio.
Pertanto, il provvedimento di rimodulazione, approntato nei giorni scorsi, è al momento sospeso". Una notizia che è stata accolta favorevolmente ma c'è anche tanta cautela nei commenti. Anche perché il provvedimento, si sottolinea da più parti, è sospeso "al momento", ma se ne parlerà con la nuova giunta comunale che verrà fuori dalle urne il 9 e 10 giugno prossimo. Intanto l'attuale sindaco Pino Bonanno, che non è candidato, esprime "soddisfazione" per la decisione del management aziendale, che accoglie una sua lettera di vibrata protesta di due giorni fa. Bonanno aveva fatto notare anche la stranezza di un provvedimento che entrava in vigore dal 10 giugno, ovvero dal secondo giorno di urne aperte per l'elezione del nuovo sindaco e del nuovo consiglio comunale.
"Certo mi auguro che anche successivamente possa prevalere il buon senso, perché si possa garantire la salvaguardia del diritto della salute delle donne e dei nascituri - afferma ora Bonanno -. È un atto di buon senso, contrassegnato da grande senso di responsabilità, che mi auguro possa stemperare le polemiche di questi giorni". La questione insomma è ancora appesa a un filo. E cruciali saranno le prossime settimane. Una "gatta da pelare", insomma, che passerà nelle mani della prossima amministrazione comunale, chiamata a confrontarsi con i progetti di rimodulazione della rete sanitaria, anche se il commissario dell'Asp Giuseppe Termine si è pubblicamente impegnato che "l'ospedale non sarà chiuso".  

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