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Randagismo ad Enna, il Comune drastico: «Costruire il canile non è priorità»

ENNA. «La realizzazione di un canile non è una priorità per l'amministrazione comunale». Taglia corto l'assessore al Verde pubblico, con delega al randagismo, Salvatore Cappa. È una presa di posizione che di certo farà parlare. «È un investimento costoso che oggi il Comune non può sostenere senza contare che una volta realizzato bisogna gestirlo». Cappa è drastico perché per lui, e chiaramente per l'intera amministrazione, la risoluzione del fenomeno randagismo in città non passa dalla realizzazione del canile: «C'è bisogno di altro». Cosa? «Sterilizzazione e mappatura. Su questo stiamo intervenendo. Nel canile gli animali vivono a lungo e bisogna mantenerli, questo ha un costo». A proposito di costi fino al 2012 il Comune ha speso circa 430 mila euro l'anno. Una bella cifra? «Quest'anno abbasseremo la spesa». Vicino a Cappa l'assessore al Bilancio Vittorio Di Gangi che conferma. Come? «Innanzitutto riscrivendo l'attuale convenzione con il canile privato, nei prossimi giorni fornirò i dettagli e poi riorganizzando la struttura interna al Comune che stiamo facendo. Per esempio adesso la vigilanza passa ai Vigili urbani». Per i padroni dei cani invece una buona notizia: «A breve inaugureremo due aree per lo sgambettamento una nei pressi di villa Pisciotto ed una a Pergusa. Tutte e due - conclude Cappa - dotate di servizi». Una soluzione che non piace ad uno dei responsabili di Enna nostra: «La spesa annuale - dice Franco Longo - è ingente e vale la pena realizzare un canile che potrebbe essere gestito da una cooperativa di giovani ennesi. Invece tanti soldi vanno fuori senza risolvere il problema». La mancata costruzione della struttura è una penalizzazione per la città. A Sala d'Euno sono numerosi i consiglieri che vorrebbero invece puntare sulla realizzazione di un moderno canile e stornare la spesa annuale nella gestione. «Ma non è questo il punto - dice Cesare Fussone consigliere di Altrementi -. La verità è che riguardo il problema randagismo l'amministrazione comunale riesce a proporre solo dichiarazioni. In consiglio porterò una nuova mozione». Ma è così difficile combattere il randagismo? «Complicato. Ma se non si fa nulla diventa impossibile. Una cucciolata di un cane sano riesce ad arrivare anche ad 11-12 cuccioli. In un anno sono già pronti per altre cucciolate. Non solo, ma gli animali adulti ne fanno due l'anno. Insomma persistendo le condizioni attuali, per esempio, cassonetti pieni e quindi tanto cibo per gli animali, le cucciolate aumenteranno in maniera esponenziale. È necessaria - conclude Fussone - una campagna adeguata di sterilizzazione e mappatura».
 
 

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