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Stop assistenza ad Enna, una novantenne: «Lasciati nella sporcizia»

ENNA. Pronto sono un'anziana signora di 93 anni e mi chiamo Maria Mannino, lei mi vuole ascoltare?». «Certo signora che l'ascolto e con tanto piacere». È cominciata così la telefonata che la signora Mannino, un'arzilla novantatrenne che si batte affinchè l'assistenza agli anziani sospesa dal Comune nei giorni scorsi possa essere ripresa al più presto. «Telefono al Comune e nessuno mi risponde. Voglio parlare con qualcuno. Gridare che tanti anziani ad Enna sono disperati. Senza assistenza vivono in mezzo alla sporcizia hanno bisogno di aiuto. Sono soli con i figli all'estero». Signora ma il Comune non ha i fondi...«Che non facciano altre spese e pensino per gli anziani. Niente fuochi d'artificio e cantanti per la Madonna e i soldi sono stati già trovati. Se la Madonna dovesse scegliere sicuramente preferirebbe che i soldi andassero alle persone deboli". Adesso cosa vuole fare: «Mi batto per gli altri che non hanno la forza di andare avanti. Voglio incontrare il prefetto per dirle se è giusto che gli anziani devono vivere in mezzo alla sporcizia e senza assistenza». La signora Mannino si batte e chiede aiuto ma chiede più che altro di essere ascoltata: «Con me non ci vogliono parlare. Al vicesindaco per la festa della mamma ho detto in faccia che il Comune sbaglia e lo fa con i più deboli». Che il momento sia difficile lo ha comunicato lunedì pomeriggio l'assessore comunale Angela Marco ad una delegazione di anziani e di operatori dell'assistenza domiciliare. Da qualche giorno il Comune ha sospeso l'assistenza «per mancanza di fondi» precisa l'assessore. Nelle casse comunali non ci sono più soldi per il servizio senza dimenticare che manca ancora l'approvazione del bilancio di previsione 2013 che doveva essere approvato entro fine giugno ma che una circolare regionale ha dato la possibilità agli enti locali siciliani di postergare la data fino alla fine di settembre. La stessa Marco ritiene tale servizio importantissimo: «So bene quale valenza abbia ma per il momento non c'è niente da fare. Per il futuro invece c'è uno spiraglio». Quale? «Proprio lunedì mattina ci è stata comunicata l'approvazione del Pac, piano di azione e coesione, dove il nostro comune interagisce con altri. Ad Enna andranno circa 250 mila euro ma i soldi non arriveranno immediatamente». Perché? «È un programma che coinvolge altri comuni e con questi ci dobbiamo riunire e poi presentare il progetto complessivo per ottenere le somme». Operatori e anziani avevano chiesto di mantenere il servizio almeno per tutto giugno? Occorrerebbero - conclude la Marco - 45 mila euro e in cassa non ci sono». Questa è una sorta di telenovela che si rinnova ogni anno. Il servizio parte ma poi viene sospeso per mancanza di fondi. Avveniva negli anni quando le casse del comune erano floride figuriamoci oggi in tempo di spending review.

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