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Piazza Armerina, villa Romana aperta di sera: ma la strada per arrivarci è al buio

ENNA. Apertura serale fino alle 23 per la Villa Romana del Casale, ma il sito Unesco è praticamente circondato dal buio fitto e i turisti tornano indietro prima ancora di entrare. Le atmosfere suggestive dei mosaici, affascinanti da ammirare sotto la luce lunare e soffice del nuovo sistema di illuminazione interna, sembrano fare a pugni con un sistema di disservizi che al calare del sole emerge ancora con maggiore vigore. Il sito archeologico fino al prossimo 22 settembre apre ai turisti con orario continuato fino alle 23. Il problema per i visitatori, però, è proprio l'avvicinamento all'area archeologica. Giunto alla nuova area parcheggi, tranne per un paio di fari sul chiosco della biglietteria, chiusa durante le ore serali, il turista la Villa Romana non la vede completamente. Dovrebbe percorrere, come si fa di giorno, la stradina che sale verso la strada provinciale 90. Peccato che questa stradina, un tratto sterrato neanche troppo corto, sia completamente al buio. In qualche caso il turista desiste, pensa di aver capito male, immagina che il sito possa essere chiuso e decide di tornare indietro. Oltretutto non vi è un sistema di vigilanza attivo nella zona, per cui addentrarsi al buio per quella fetta di strada non rappresenta neanche il massimo della sicurezza. Altro problema, in questo periodo presente durante tutta la giornata, è quello dei servizi igienici, chiusi a causa di un "significativo inquinamento microbiologico" dell'acqua scoperto dai funzionari dell'Asp. Di giorno il visitatore può sempre cavarsela con i bagni privati dell'Imperial, la struttura turistica che si trova accanto ai cancelli d'ingresso del sito Unesco. Ma di sera anche l'Imperial è chiuso. Non ci sono altri bar dopo il calar del sole, nessuna guida turistica reperibile in loco, anche perché i gruppi dei tour operator per ora arrivano solo di giorno e non si può certo pretendere di trovare personale a quell'ora, se non su appuntamento. Di audioguide non se ne parla neanche, così come del bus navetta che fa la spola dal centro urbano al sito archeologico. Insomma non esiste un solo servizio attivo per il turista. Da quando la Villa Romana ha aperto alle visite serali, purtroppo, ci sono serate in cui i visitatori si contano nelle dita delle mani. Eppure in questo periodo, grazie alle esposizioni di importanti artisti, mescolate tra gli ambienti della dimora romana con un gioco di ombre ricercato, come nel caso delle sculture dello svedese Richard Brixel, il fascino del sito Unesco è innegabile. Disservizi che fanno a pugni con gli standard elevati di qualità che sono previsti per un sito Unesco. Ri. Ca.

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