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Villa Romana, crescono i turisti a Piazza Armerina: oltre 170 mila nel primo semestre

Contro i 151 mila visitatori dell'anno scorso, in tutto 27 mila presenze con un 17,9 per cento in più

PIAZZA ARMERINA. Si chiude con un positivo +17,9 per cento il primo semestre della Villa Romana del Casale. I primi sei mesi del 2013 hanno fatto registrare quasi 178 mila presenze contro i 151 mila turisti dell'anno scorso, in tutto 27 mila visitatori in più (+17,9 per cento). I dati diffusi dal sito Unesco hanno subito un'impennata significativa a maggio, con 65.439 biglietti staccati, 13.487 in più rispetto allo stesso mese del 2012 quando i ticket d'ingresso furono 51.952, facendo segnare un 26 per cento in più, il picco più alto di quest'anno. Giugno si è chiuso con 32.914 biglietti staccati contro i 28.322 di un anno fa, quindi sicuramente non la performance eccellente di maggio, ma pur sempre un dato in rialzo. Per il dodicesimo mese consecutivo il numero dei visitatori sale, in pratica da un anno a questa parte ogni mese fa segnare un risultato migliore rispetto allo stesso mese dell'anno prima. L'ipotesi di un avvicinamento a quota 350 mila presenze a fine anno è sempre più concreta.
In alcuni giorni di maggio si sono registrati anche fino a 80 pullman in arrivo in contrada Casale. Aprile e maggio rappresentano il bimestre dei grandi numeri realizzati dall'area archeologica. In modo lento, ma costante, i tour operator stanno tornando ad inserire il sito archeologico all'interno dei propri pacchetti siciliani. La fase di drammatica "fuga" legata ai tanti disagi e alle incertezze del cantiere di restauro dei mosaici e sostituzione delle vecchie soffocanti coperture con i nuovi tetti in legno e rame è ormai un lontano ricordo. L'obiettivo è recuperare la fetta di mercato conquistata tra il 1999 e il 2007, quando per nove anni consecutivi i pavimenti musivi della dimora romana avevano visto arrivare sistematicamente più di 400 mila turisti l'anno, con la punta record ottenuta nel 2002 (458 mila presenze). Ma ai numeri positivi si accompagnano ripetuti disservizi che continuano a far storcere il naso a turisti, operatori turistici e società civile. Le polemiche sono all'ordine del giorno e l'Unesco non starà sempre a guardare. Mancano i restauratori, i piccioni sono padroni dei pavimenti, riempendoli sistematicamente di escrementi, l'illuminazione esterna all'area archeologica durante le visite serali è quasi assente. Le innegabili gravi anomalie attraversate dall'area commerciale e dalla pavimentazione della zona parcheggi, l'inchiesta recente avviata dal Corpo Forestale sul sistema di deflusso delle acque reflue rappresentano altrettanti nodi da sciogliere.

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