ENNA. La proposta di istituire un Tribunale dei Nebrodi si fa strada e così l'aula consiliare ospiterà un incontro preliminare per verificare se la proposta é condivisa e per stabilire tempi e modalità d'azione. Alla riunione, fissata per venerdì, sono invitate le 19 comunità che attualmente fanno parte dei distretti giudiziari di Nicosia e Mistretta. Il nuovo ufficio giudiziario, così come viene proposto nel dettaglio da un documento già elaborato da parte di una commissione tecnica formata dagli avvocati, andrebbe a sostituire le due sedi giudiziarie soppresse, Mistretta e Nicosia, e si articolerebbe su due sedi con un unico organico di magistrati giudicanti, 8 unità invece delle attuali 14, cioè un solo presidente e 7 magistrati invece di 2 presidenti e 12 magistrati. Passerebbero da 6 a 4 i magistrati requirenti perché si avrebbero 1 procuratore e 3 sostituti, invece di 2 procuratori e 4 sostituti. La Corte d'appello sarebbe quella di Caltanissetta.
"I confini del nuovo circondario tenderebbe - spiega l'avvocato Salvatore Timpanaro - a fare coincidere la geografia giudiziaria con quella socio - economica dell'area, e ciò avrebbe riflessi positivi sul grado di omogeneità della domanda di servizi di giustizia, a cui faceva esplicito riferimento sia la legge delega che le risoluzioni ed i pareri del Consiglio superiore della magistratura".
Inoltre il nuovo Tribunale che rimarrebbe un importante presidio di legalità all'interno di una vasta area con collegamenti viari obsoleti e ad alto tasso di criminalità organizzata, riuscirebbe ad ottimizzare il rapporto magistrato-processo, raggiungendo, e questo è il dato nuovo che emerge, il parametro ministeriale. La proposta è scritta ma adesso la parola passa ai Comuni interessati che dovrebbero approvarla per poi trasmetterla al Ministero per l'emanazione di un decreto correttivo prima del 13 settembre prossimo.