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No al passaggio all’Ato nissena La Regione «boccia» il consiglio

PIAZZA ARMERINA. L'assessorato regionale all'Energia stoppa il consiglio comunale e impone ancora l'Ato Rifiuti di Enna alla città.
Nonostante l'aula consiliare qualche giorno fa abbia deciso all'unanimità il passaggio all'Ato 2 di Caltanissetta ed una delibera della giunta abbia già formalizzato l'acquisto delle quote della società nissena, una nota dell'assessore regionale Nicolò Marino sembra azzerare la scelta di Sala delle Luci e di via Cavour.

Tutti i comuni dell'ennese, in pratica recita la nota, devono far parte della nuova società rifiuti Srr. Ma le prime reazioni che arrivano dall'entourage della maggioranza a sostegno del sindaco Filippo Miroddi sono di forte e sdegnata protesta.

"Si tratta di una nota aberrante, una comunicazione inopportuna che non tiene in alcun conto della volontà unanime delle istituzioni armerine, lanciamo un appello molto forte a tutti i politici piazzesi, dal primo all'ultimo, ad aiutarci in questa battaglia contro i poteri forti che ci vogliono portare per forza con Enna" spiegano Francesco Alberghina e Salvatore Ferrara, consiglieri del Patto per la Città, una delle due liste civiche a sostegno del primo cittadino.

"La collettività piazzese porta avanti questa volontà di cambiamento, ma sembra di lottare contro i mulini a vento, il governo regionale non mi sembra che stia dimostrando tutta questa attenzione per Piazza, l'assessore Marino ha sminuito il lavoro dei consiglieri di questa legislatura e della precedente", aggiungono Alberghina e Ferrara. Al comune armerino viene rimproverato di aver messo in difficoltà tutti gli altri enti locali dell'ennese perché il trasloco di Piazza verso un altro Ato significherebbe annullare la possibilità di formare la nuova Srr. E questo perché lo statuto dovrebbe essere cambiato e per questo poi dovrebbe ritornare ai consigli comunali per la riapprovazione. Ma la volontà del Comune armerino di passare ad altro gestore del sistema rifiuti risale già ad un anno fa, con prese di posizione molto nette. Lo stesso consiglio comunale e ancora prima l'amministrazione comunale si erano già espressi una prima volta diversi mesi fa a grandissima maggioranza per il via libera alla scelta del nuovo Ato. Insomma il rischio, adesso, con la "pratica"; Ato Cl 2 ormai in fase molto avanzata, è che possa seguire una fase di conflitto istituzionale.

A quel punto dovrà essere l'assessorato regionale all'Energia decidere se optare per un commissariamento della città dei mosaici, una scelta politica molto forte, o per una presa d'atto della volontà popolare e politica armerina che ha finora fatto pienamente quadrato sulla scelta di abbandonare l'Ato Rifiuti di Enna, giudicato fallimentare.

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