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Lancio di uova a Nicosia, negozio nel mirino

Da quattro giorni imbrattata la vetrina: la titolare dell’attività commerciale si è rivolta alle forze dell’ordine

NICOSIA. Se si tratta di uno scherzo di cattivo gusto, di un atto vandalico o di una intimidazione non è noto, ma è certo che da quattro giorni Angelica Cerami, giovane imprenditrice di Cacchiamo che ha investito a Nicosia aprendo una rivendita di pane prodotto nel suo paese d'origine, trova la vetrina del suo negozio sporca di uova che le vengono lanciate contro durante l'orario di chiusura dell'attività. La giovane imprenditrice si è già rivolta alle forze dell'ordine.
«La prima volta che ho trovato le uova che sporcavano la vetrina - spiega la Cerami - ho pensato che si trattava di uno scherzo, ho subito ripulito e non ci ho pensato più. Però quando il giorno dopo è successo di nuovo ho iniziato a pensare che forse non si trattava solo di un semplice scherzo e ho chiamato i carabinieri».
Il gesto, che comunque rimane un atto vandalico, continua ad essere portato avanti ancora e fino a ieri mattina, quando chi agisce con le uova ha rincarato la dose riuscendo a sporcare non solo la vetrina ma anche il muro esterno del negozio offrendo ai clienti della panetteria un ingresso poco accogliente.
«Non capisco chi si nasconde dietro a questi gesti ma visto che continuano temo che possano degenerare - spiega Angelica Cerami - magari con dei danneggiamenti. Fino ad oggi sono state uova ma chi mi dice che domani non saranno pietre». Ma la giovane imprenditrice, che teme che questi gesti incivili possano degenerare fino a danneggiarle il negozio, registra la solidarietà dei tanti clienti che ogni giorno vanno da lei a comprare il pane.

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