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Forestali, è incertezza sulle risorse Sospesi 1.300 lavoratori stagionali

La Regione ha messo a disposizione 4 milioni e mezzo, ma per garantire gli stipendi ne servono altri 7

ENNA. Da lunedì scorso dopo un periodo di sospensione di circa 2 settimane i circa 1.800 lavoratori stagionali della forestale di Enna e provincia, centocinquantunisti, centunisti e settantottisti avevano tirato un sospiro di sollievi perchè avevano ripreso a lavorare, ritornando all'attività nei cari cantieri sparsi in tutto il territorio provinciale.
Ma per buona parte di questi, ovvero circa 1300, tra centunisti e settantottisti, le liete notizie sono durate ben poco poiché se dalla Regione non arriveranno buone nuove dal prossimo 3 settembre saranno nuovamente sospesi «sine die». La non certo lieta decisione è stata concordata nella tarda mattinata di ieri tra il dirigente capo dell'Azienda delle Foreste Demaniali (da cui dipendono le maestranze) Nunzio Caruso ed i segretari provinciali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, Nunzio Scornavacche, Massimo Bubbo e Enzo Savarino.
Il motivo è sempre lo stesso, l'incertezza sulle risorse economiche, che tra l'altro aveva già provocato il ritardo dei pagamenti delle mensilità di maggio e giugno, fortunatamente pagate ai lavoratori alcune settimane fa.
Ad oggi la liquidità finanziaria trasferita dall'assessorato regionale alle Risorse agricole e forestali agli uffici provinciali dell'Azienda delle foreste assommano a circa 4 milioni e mezzo di euro. Invece, per garantire il completamento delle giornate entro l'anno previste per legge a tutti i circa 1.800 lavoratori a seconda della fascia di garanzia occupazionale ne servono non meno di 12 milioni. Quindi all'appello ad oggi vengono a mancare circa 7,5 milioni di euro. E considerando la cronica mancanza di liquidità di cassa da parte della Regione, appare improbabile che questi possano arrivare entro la fine del mese.
Ed inoltre nuovi e farraginosi adempimenti voluti dalla Regione per l'accreditamento dei soldi ritardano notevolmente i tempi di quando queste somme siano disponibili agli uffici ennesi.
Così tra azienda e parti sociali è stata presa la salomonica decisione intanto di cercare di garantire con le somme disponibili le giornate lavorative ai lavoratori del contingente delle 151 giornate entro l'anno in corso e di sospendere «momentaneamente» (ma non si sa per quanto tempo) i lavoratori degli altri 2 contingenti che hanno ancora un lasso di tempo abbastanza tranquillizzante, circa 80 giornate lavorative disponibili, per poter eventualmente completare le giornate mancanti entro la fine dell'anno.
Infatti quasi tutti i centunisti hanno già svolto una settantina di giornate lavorative mentre un po’ più complicata la situazione dei settantottisti dove un gruppo ha già quasi completato il turno lavorativo mentre un altro invece lo ha per certi versi appena iniziato e quindi attenderà con una certa trepidazione che da Palermo arrivi la notizia dell'accreditamento delle somme per il completamento delle giornate.

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