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Piazza Armerina, incompatibilità di sindaco e assessore

Pd e Pdl hanno presentato un’interrogazione consiliare «per omessa dichiarazione in merito all’articolo 12»

PIAZZA ARMERINA. Sindaco e assessore si dichiarano compatibili, ma l’opposizione denuncia «l’elusione» della normativa anticorruzione per «omessa dichiarazione» di un articolo e chiede spiegazioni al segretario generale Carolina Ferro, presentando un’interrogazione consiliare.
Si fa caldo il tema dell’incompatibilità dopo la pubblicazione sul sito internet del Comune delle dichiarazioni di insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità presentate dal primo cittadino Filippo Miroddi e dall’assessore al Bilancio Ornella Monasteri, entrambi dirigenti dell’Asp di Enna.

A far imbestialire il Pd e il Pdl il fatto che nelle due certificazioni le tre ipotesi di incompatibilità previste dall’articolo 12 del decreto legislativo 39 del 2013 appaiono sbarrate con un colpo di penna, in diagonale, e di fatto sostituite da una nota integrativa allegata alla certificazione stessa. «In riferimento all’articolo 12, commi 1, 3 e 4 vedi allegato 1, parte integrante ed inscindibile della presente dichiarazione», viene scritto a penna dai due amministratori. Facendo seguire alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà una nota di due pagine nella quale viene considerata applicabile al proprio caso specifico solo l’articolo 14 dello stesso decreto che fa espresso riferimento alle aziende del sistema sanitario, e non l’articolo 12.

Per le opposizioni si tratta di una vera e propria elusione della dichiarazione sull’articolo 12. In un’interrogazione al segretario generale Ferro, responsabile della Prevenzione della corruzione, i consiglieri Teodoro Ribilotta e Lillo Cimino per il Pd, e Teresa Neglia per la lista Nigrelli Sindaco, hanno chiesto «chiarimenti su tale omissione» e sulla sua conformità al dettato di legge. «Sulla base di quale titolo è stata sostituita la normativa richiamata dal citato decreto legislativo», recita l’interrogazione, chiedendo di valutare se la vicenda «evidenzi illeciti collegati all’azione amministrativa, contabile e penale». «Per noi sono già decaduti», dicono i tre consiglieri.

«Condividiamo l’iniziativa del Pd», spiegano Gianluca Speranza, coordinatore del Pdl, e l’ex consigliere Carmelo Gagliano, esponente del Pdl. Il sindaco in caso di incompatibilità fa sapere di optare per l’aspettativa dal lavoro continuando a fare il primo cittadino; l'assessore rinuncerebbe all’incarico di governo.

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