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I mancati trasferimenti finanziari Il Comune taglia il servizio scuolabus

A pagare pegno dovrebbero essere i piccoli studenti di Enna bassa che si recano all’Istituto «Savarese»

ENNA. Il Comune piange i mancati trasferimenti di Stato e Regione e si rende conto che è impossibile mantenere i servizi ai livelli di inizio anno.
Ecco quindi il taglio all’assistenza domiciliare agli anziani e il taglio alle rette nelle case di riposo. Con settembre alle porte si preannuncia, però, un ulteriore taglio targato Pubblica istruzione.
In particolare a pagare pegno saranno i piccoli studenti che utilizzavano il servizio scuolabus per seguire le lezioni dell’Istituto comprensivo «Savarese». Fino allo scorso anno gli alunni residenti ad Enna bassa, nelle contrade e a Pergusa, ogni mattina attendevano lo scuolabus. Dal primo giorno del nuovo anno scolastico lo dovrebbero attendere solo gli alunni residenti nelle contrade e a Pergusa. Il condizionale è d’obbligo ma la strada pare già tracciata. Una conferma arriva dall’assessore al Bilancio, Vittorio Di Gangi: «Stiamo rimodulando il servizio e credo che quest’anno lo forniremo solo a circa 350 alunni». Il ventaglio dovrebbe comprendere 200 alunni della scuola elementare e 150 della scuola media. Il Comune, quindi, taglierebbe un buon 15 per cento di quanto prima attivato. E come detto, a pagarne le spese dovrebbero essere gli alunni del centro di Enna bassa, i quali non potranno più usufruire dello scuolabus. Il Comune deve tentare di abbassare il budget di spesa per trasporto alunni e abbonamenti scolastici, che ogni anno si aggira intorno ai 300 mila euro. Pur nondimeno il sindaco Paolo Garofalo è fiducioso di allestire un servizio adeguato alle esigenze: «Rispetto ai tanti servizi che il Comune eroga c’è la volontà di continuare ad offrirli, ma esiste un ostacolo quasi insormontabile: i mancati trasferimenti di Stato e Regione».
Un dato fa chiarezza sulle difficoltà. Nel 2013 si prevede un taglio ai trasferimenti vicino, se non superiore, al 35 per cento rispetto all’anno precedente. Se quindi nel 2012 il Comune ha introitato 10 milioni di euro, quest’anno ne avrà circa 6 milioni e 500 mila euro. E questo non basta perchè la spesa oltre ad essere limitata è anche rigida: «Tutta colpa di un Patto di stabilità che frena ogni cosa. Abbiamo chiesto più elasticità. E per tutta risposta lo Stato ha allargato le maglie per i Comuni pieni di debiti ma le ha mantenute stringate per quelli virtuosi come noi».
Intanto si allungano sempre di più i tempi per un’eventuale e completa statizzazione del liceo linguistico «Lincoln». Il commissario straordinario della Provincia, Salvatore Caccamo, attende un invito da Roma per siglare il passaggio. Ma quest’ultimo tarda ad arrivare. Dalla capitale era stato assicurato che l’incontro sarebbe avvenuto a luglio, poi venne spostato ad agosto, adesso è stato comunicato che l'appuntamento slitterà sicuramente a settembre. Al tavolo dovrebbero sedersi il ministro della Funzione pubblica, Gianpiero D'Alia, il direttore generale del ministero dell’Economia ed il direttore generale del ministero della Pubblica Istruzione.

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