CATENANUOVA. Sono centocinquanta gli studenti pendolari che viaggiano ammassati nei vagoni di Trenitalia per recarsi a Catania dove frequentano le scuole secondarie di secondo grado. A questi si devono aggiungere pendolari-lavoratori e studenti universitari, per un numero imprecisato di persone. Tutti indistintamente, ogni giorno, salendo alla Stazione ferroviaria di Catenanuova/Centuripe per recarsi nella sede di studio o lavoro di Catania oltre che viaggiare in una condizione di forte disagio, lamentano anche rischi per la propria incolumità.
A prendere carta e penna per salvaguardare un minimo di diritti sono stati i genitori dei 150 studenti. Hanno sottoscritto una petizione, indirizzandola al sindaco Aldo Biondi perché faccia da tramite con l’amministrazione di Trenitalia. E, agendo nell’esclusivo interesse di tutelare i minori, hanno elencato la serie di rischi che corrono i ragazzi, ma complessivamente un po tutti. Hanno espresso fortissime preoccupazioni perchè i figli, infatti, viaggiando spesso all’impiedi rischiano di cadere per brusche frenate o addirittura di rimanere incastrati nelle bussole dei treni, dove praticamente restano murati per mancanza di spazio per l’intero tragitto, di circa un’ora. Stipati nei corridoi dove mancano per l’appunto le condizioni per viaggiare in maniera sicura e spesso seduti a terra.
Nella foga di potersi assicurare un posto a sedere per di più si crea una calca a ridosso delle linee ferroviarie, che veramente mette in fortissimo rischio l’incolumità dei giovani. I genitori dei ragazzi con la lettera hanno chiesto che venga aggiunto almeno un altro vagone alla corsa del mattino, quella delle 7, la più rischiosa.
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