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Violenze ad anziani casa riposo a Enna: 4 arresti

Nel mirino la Sant'Antonio Abate – ex Villaggio del fanciullo. Accuse di maltrattamenti, abbandono di incapaci, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali nei confronti degli ospiti della struttura, che sarebbe stata inoltre gestita per anni senza autorizzazioni

ENNA. Il presidente, il gestore e due operatrici di una casa di riposo Sant'Antonio Abate – ex Villaggio del fanciullo di Enna sono stati arrestati da militari della Guardia di finanza con l'accusa di maltrattamenti, abbandono di incapaci, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali nei confronti degli anziani ospiti della struttura, che sarebbe stata inoltre gestita per anni senza autorizzazioni.
I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura. L'operazione è stata denominata "Cara Lina". Tra le ipotesi di reato formulate anche la truffa per aver continuato a ritirare la pensione di alcuni ricoverati deceduti e l'appropriazione indebita di valori ed effetti appartenenti agli anziani ospiti.
La struttura, che ospitava una cinquantina di anziani e generava un giro di affari annuo complessivo di oltre 600 mila euro, è stata sequestrata e i ricoverati trasferiti in altri centri assistenziali.
L'operazione è stata avviata in seguito alla segnalazione di alcuni ex dipendenti, che avevano denunciato episodi di maltrattamenti e minacce subiti dai ricoverati. Le indagini, condotte anche per mezzo di intercettazioni telefoniche, ambientali e di video sorveglianza, hanno consentito di accertare una condizione di grave abbandono degli anziani, alcuni dei quali affetti da gravi malattie degenerative. In alcuni casi ad alcuni ospiti affetti dal morbo di Alzheimer sarebbero state somministrate elevate dosi di potenti sedativi da parte operatori privi di qualsiasi competenza medica o infermieristica. Le indagini proseguiranno per quantificare gli illeciti patrimoniali.
Il titolare della casa di riposo di Pergusa si chiama Paolo Luciano Tomaselli, arrestato dalla Guardia di finanza di Enna insieme a un suo collaboratore, Carmelo Muraso, con l'accusa maltrattamenti, abbandono di incapaci, sequestro di persona, violenza privata, lesione personale. Tra le ipotesi di reato, anche la truffa, per aver continuato a ritirare la pensione di alcuni ricoverati deceduti, e l'appropriazione indebita di valori ed effetti appartenenti agli anziani ospiti.   
Agli arresti domiciliari anche due donne, mentre per una terza la misura cautelare non è stata accolta e un'altra è stata denunciata a piede libero. Gli agenti della guardia di finanza sono ancora nella casa di riposo perché stanno, insieme ai servizi sociali del comune, guidando le operazioni per risistemare gli anziani o i disabili presenti nella struttura in altre casa accreditate. L'indagine è partita da una segnalazione che ha poi avuto riscontro grazie a una serie di intercettazioni ambientali e tecniche che hanno portato agli arresti di stamani. Tomaselli aveva già acquistato un ex albergo a Pergusa, dove voleva aprire una casa di riposo a 5 stelle con annessa casa albergo.

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