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Incidente sulla curva della morte, prognosi sulla vita per il piazzese

È ricoverato all’Umberto I con fratture multiple e un trauma cranico: era nella terza auto coinvolta nello scontro

PIAZZA ARMERINA. Una velocità sostenuta e il fondo stradale scivoloso all'origine del terribile impatto nel quale sabato pomeriggio hanno perso la vita tre giovanissime donne del catanese. I carabinieri del Comando Compagnia della città dei mosaici, coordinati dal capitano Rosario Scotto di Carlo, hanno ricostruito la dinamica dell'incidente stradale che ha coinvolto tre veicoli sulla statale 117 Bis, in quel maledetto e tanto temuto chilometro 37+550 assai noto a tutte le forze dell'ordine per il gran numero annuale di sinistri stradali. Le tre ragazze che hanno perso la vita, Maria Carmela Iuculano, 21 anni, residente a Motta Sant'Anastasia, Jenisha Soorkea, 24 anni, residente a Mascalucia, e Federica Barbagallo, appena 19 anni, catanese, si trovavano a bordo della Peugeot 208. Erano colleghe di lavoro, avevano trascorso la giornata nella città dei mosaici, facendo il porta a porta come procacciatori di forniture di servizi per una società etnea. Stavano facendo ritorno a casa e insieme a loro, nella stessa auto, c'erano altri due colleghi, un'altra ragazza di 23 anni di Paternò, e un ragazzo di 19 anni di Gravina di Catania, per fortuna sopravvissuti alla tragedia della strada. Uno dei due giovani è stato ascoltato dai carabinieri, ha fornito la sua testimonianza ai militari. Alla guida dell'auto c'era Maria Carmela Iuculano, l'asfalto era scivoloso dopo un'intera giornata di pioggia, ma pare che la velocità del veicolo fosse anche abbastanza sostenuta. E nella "curva della morte" è facile finire fuori strada. La ragazza ha perso il controllo del veicolo, la Peugeot è finita sull'altra corsia. Duecento metri di frenata sull'asfalto testimonierebbero il tentativo di evitare quello che ormai è inevitabile. La 208 finisce con un impatto frontale sull'Opel Corsa che proviene dalla direzione opposta, nella quale si trovano due piazzesi che stanno facendo rientro a casa, G. P., 32 anni, e il passeggero B. M., 36 anni. Uno schianto terribile. Una delle due donne che siede sul sedile posteriore viene catapultata fuori dal veicolo attraverso il parabrezza anteriore e perde la vita sul colpo. Le altre due donne perderanno la vita dopo pochi minuti. L'Opel in seguito all'impatto finisce sopra il guardrail e rimane penzolante su una scarpata, mentre la Peugeot finisce subito dopo la sua corsa su una Lancia Musa con a bordo un giovane di Grammichele. Sulla tragedia ha aperto un fascicolo il sostituto procuratore Anna Granata, ma non sarà disposta l'autopsia sui tre corpi, i quali verranno restituiti già oggi stesso alle famiglie. Uno dei due piazzesi, B. M., si trova ricoverato in prognosi riservata all'Umberto I di Enna con fratture multiple ed un trauma cranico.

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