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Avvelenati tre cani a Enna: uccisi con le esche

ENNA. Altri tre cani ritrovati ieri sena vita a Enna bassa, tanti i randagi che mancano all’appello dei volontari animalisti e la conta non è ancora finita.
Continua a suscitare rabbia e dolore la vicenda delle esche avvelenate sparse in città che ha mietuto decine e decine di vittime tra cani e gatti di strada, oltre a quattro cani patronali (molti di questi sono stati salvati in extremis dai veterinari).
E i soci dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) organizzano una manifestazione artistica per raccogliere fondi e realizzare un rifugio per i cani randagi.
«Chi ha sparso le esche avvelenate non lo ha fatto a casaccio – spiegano i volontari Oipa – è stato qualcuno che conosce bene dove stazionano i cani». E mentre al Comune si organizzano tavoli tecnici e si preventiva una bonifica cittadina, i medici veterinari dell’Asp stanno conducendo analisi sulle carcasse di animali intossicati i cui risultati verranno resi noti a breve.
In attesa di un centro per le sterilizzazioni dei cani (più volte annunciato e dichiarato pronto a partire già nel 2010 da amministrazione comunale e Asp), gli animalisti corrono ai ripari: a febbraio organizzeranno un grande concerto di raccolta fondi da destinare al progetto «Palle di pelo» dell’Oipa. Obiettivo: un rifugio per cani randagi.

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