AIDONE. Parcheggio dell'area archeologica di Morgantina invaso dai rifiuti e immerso nella sporcizia. Tanto che alcuni turisti hanno deciso di scrivere alla stessa direzione del museo archeologico di Aidone, protestando per la pessima immagine offerta ai visitatori.
I cassonetti dei rifiuti sono stati svuotati, ma nella zona è rimasta una gran quantità di immondizia disseminata tra il pietrisco dell'area riservata alla sosta dei mezzi turistici in arrivo.
«Si è trattato di un problema di pochi giorni che non è dipeso da noi, ma dallo sciopero degli operai della raccolta dei rifiuti solidi urbani, una bufera di vento nei giorni scorsi, poi, ha fatto il resto, sparpagliando i rifiuti in giro per il parcheggio e non solo», spiega Laura Maniscalco, direttore del museo aidonese, dispiaciuta per l'immagine ricevuta dai turisti in arrivo all'area archeologica.
«L'area adiacente piuttosto che un parcheggio sembrava una discarica a cielo aperto, sacchi di immondizia erano sparsi anche all'interno del perimetro del sito», ha scritto un turista elvetico dopo aver visitato i resti archeologici insieme ad un gruppo di amici.
«A malincuore non suggerirei mai a un turista svizzero o francese, dove attualmente abito, di recarsi a Morgantina!», aggiunge il turista, residente a Ginevra, concludendo la sua lettera con una riflessione amara: «La Sicilia ha l'oro per poter dar dignità a tutti i suoi abitanti, ma purtroppo non lo si vede o lo si amministra molto male».
L'emergenza pare per ora essere finita, ma occorrerà ripulire l'area di parcheggio del sito greco. Per diversi giorni è stata l'intera comunità aidonese a soffrire per la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani, tra le proteste dei cittadini e l'indignazione dei turisti che attraversavano la piccola cittadina di cinquemila abitanti per andare a vedere la Dea nel museo archeologico regionale.
Accanto all'area cimiteriale, all'ingresso di Aidone, nei giorni scorsi erano decine le tonnellate di sacchetti di immondizia accatastati gli uni sugli altri vicino ai cassonetti stracolmi.