PIAZZA ARMERINA. Ancora in crescita per il terzo anno consecutivo le presenze alla Villa Romana del Casale. Il sito Unesco chiude il 2013 con un +7,5 per cento rispetto al 2012, con 23 mila turisti in più rispetto all'anno prima.
I dati diffusi dal Parco Archeologico danno 333.965 turisti nei dodici mesi ormai alle spalle a fronte dei 310.777 dell'anno precedente. I pavimenti musivi stanno risalendo lentamente i dati statistici degli ultimi anni, crollati a picco in seguito ai lavori di restauro. Un anno che si chiude positivamente, dunque, anche se il primo semestre del 2013 in realtà aveva fatto segnare una crescita ancora più sostenuta, con un +18 per cento rispetto allo stesso semestre del 2012.
I numeri piuttosto entusiasmanti della prima parte dell'anno, quindi, sembrano aver subito una parziale battuta d'arresto nel secondo semestre. A giugno per il dodicesimo mese consecutivo il numero dei turisti era salito. I primi sei mesi del 2013 avevano fatto registrare quasi 178 mila presenze contro i 151 mila turisti dell'anno precedente. In tutto 27 mila visitatori in più (+17,9 per cento). E l'ipotesi di un avvicinamento a quota 350 mila presenze a fine 2013 sembrava sempre più concreta. Poi nel trimestre successivo, tra luglio e settembre, non è andata benissimo.
Una prima flessione a luglio, solo leggera, ma già indicativa: si è passati dai 25.986 visitatori del 2012 ai 25.067 di quest'anno. Ad agosto i dati sono precipitati e la biglietteria ha staccato oltre 9 mila biglietti in meno rispetto all'agosto del 2012, passando da 45.048 a 36.123 ticket. Un improvviso e forse inaspettato balzo indietro rispetto alle positive premesse della prima parte dell'anno. Settembre ha fatto segnare un nuovo trend in crescita, con 43.179 turisti rispetto ai 40.658 dell'anno scorso. Una riflessione pare dovrà essere fatta con una comparazione tra il numero di visite "serali" dell'estate 2012 e quelle del 2013.
Per capire se l'apertura serale estiva e il contestuale sistema di eventi culturali collaterali abbia avuto il giusto supporto in termini promozionali. L'area archeologica continua a recuperare pian piano fette di mercato perse negli anni scorsi, ma le strategie di rilancio dell'immagine del sito e della città hanno bisogno di un maggior lavoro di squadra tra istituzioni, operatori economici e tour operator. I numeri complessivi in crescita rimangono incoraggianti, infatti, ma sono molti i commercianti delusi che hanno notato una netta flessione del numero di turisti in visita al centro storico della città dei mosaici rispetto all'anno precedente. E qui entra in gioco un tema storico caro al tessuto economico locale, quello della capacità della città e del suo centro storico di saper assorbire almeno una piccola parte dei flussi turistici in arrivo al sito Unesco, convincendola a visitare i monumenti e musei piazzesi e a trascorrere almeno una notte nelle strutture ricettive del territorio.