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Pd di Enna, dieci cavalieri alla corte di Crisafulli: eletti i componenti della segreteria

ENNA. Resi noti lunedì sera nel corso dell'assemblea provinciale del Pd i dieci componenti della segreteria che coadiuveranno nel lavoro politico il segretario Mirello Crisafulli. Si tratta di Giovanni Barrile di Pietraperzia, Giovanni Interlicchia di Valguarnera, Francesco Rampello di Enna, Francesco Giunta di Assoro, Stefano Rizzo di Enna, Pino Amore di Regalbuto, Uccio Muratore di Leonforte.
Gli ultimi tre componenti sono tutti di Enna ed hanno avuto già affidato un incarico specifico: Alice Albanese coordinamento Donne, Maria Giovanna Puglisi responsabile Organizzazione e Gianfranco Gravina Tesoriere provinciale. Inoltre la direzione provinciale, su proposta dello stesso Crisafulli è stata individuata in 78 componenti rigidamente suddivisi fra uomini e donne.
Il Pd si è posto fin dalle sue prime fasi congressuali l'obiettivo di rispettare l'alternanza di genere come vuole lo statuto. La direzione però si allarga ancora. Ai componenti eletti si aggiungono anche quelli di diritto e cioè i parlamentari, i sindaci, il capigruppo nel capoluogo, i presidenti dei consigli comunali, il tesoriere, i segretari dei Giovani e dei Circoli; infine la presidenza dell'assemblea provinciale e della commissione di Garanzia. La proposta di Crisafulli è stata votata a maggioranza ed è passata con tre voti contrari.
Il nuovo esecutivo, sarà invece formato dai segretari di sezione a cui si aggiungono gli stessi componenti di diritto della direzione nonché lo sfidante di Crisafulli alla corsa di segretario provinciale: l'ex sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli.
Per l'Udc è stato intenso il fine settimana con la visita in provincia del ministro della Funzione pubblica Giampiero D'Alia. In particolare l'esponente dell'esecutivo di Letta si è intrattenuto a Piazza Armerina ma ha dedicato anche una fetta di tempo ad un incontro con il segretario provinciale Lorenzo Granata. È stato fatto il punto sulla situazione politica provinciale ma l'argomento forte è stata la riforma elettorale del duo Renzi-Berlusconi che l'Udc boccia quasi integralmente.
«Ho ribadito al ministro D'Alia - dice Granata - che anche gli iscritti ennesi danno una valutazione negativa dell'accordo Pd-Fi». In particolare il responsabile provinciale dello Scudocrociato pone l'accento su un aspetto: «Noi vogliamo le preferenze, basta con i nominati. Non devono continuare ad essere le segreterie dei partiti a scegliere i rappresentanti bensì gli elettori».
Ma al di là dell'aspetto preferenze che gli uddiccini ennesi pongono come prioritario la riforma non piace nel suo contesto: «Renzi e Berlusconi hanno proposto collegi che maciullano il territorio. Ci hanno divisi in due collegi con realtà ben più grandi di noi questo vuol dire che il territorio ennese non avrà più un rappresentante. I nostri 180 mila abitanti rappresentano un quartiere di Catania o Palermo». Ma poi il no dell'Udc vira anche sulle soglie di sbarramento: «Così come sono state proposte non vanno proprio».
Lo Scudocrociato Contesta la soglia minima del 35 per cento che la coalizione vincente deve ottenere per avere il 55 per cento dei seggi: «Deve essere alzata». Come non va proprio la soglia interna del 5 per cento che i partiti in coalizione devono ottenere per concorrere nella divisione degli scranni. «Tale soglia - conclude Granata - deve essere abbassata».

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