ENNA. Mercoledì pomeriggio tensione in piazza Prefettura con la presenza degli operai di cantiere dell'Ato rifiuti che protestavano per la revoca del passaggio dei loro contratti da part time a full time. Hanno individuato i primi colpevoli nei consiglieri comunali del capoluogo che da tempo si battono contro l'Ato rifiuti e che in quel momento si recavano all'assemblea dei sindaci. Dentro la Provincia Peppe La Porta Megafono ha denunciato: «Ci hanno aggredito verbalmente». Gli altri che alla spicciolata e trafelati sono arrivati al secondo piano erano Giovanni Contino Open, Dario Cardaci Ncd, Roberto Falciglia Grande Sud, Paolo Gargaglione Megafono e l'indipendenti Filippo Fiammetta. Paolo Gargaglione dice: «Purtroppo questa gente è vittima di chi opera senza scrupoli». Tutti tengono a sottolineare che «la nostra battaglia non è contro di loro, contro i cantieri, ma contro lo spreco e fra gli amministrativi ce n'è tanto». Falciglia: «Mi da molto fastidio che hanno immediatamente fatto un provvedimento contro gli operai peraltro non richiesto». Cardaci: «La nostra protesta è in difesa dei cantieri e noi vogliamo che a loro venga garantito il lavoro e la giusta paga. Non vogliamo metterli i croce». Da bravo chirurgo Dante Ferrari mette il bisturi nella piaga: «Chiediamo solo di rivedere gli stipendi degli amministrativi. La rabbia degli operai è stata aizzata strumentalmente per creare difficoltà». Ai due commissari liquidatori chiedono: «Perché non avete mai fornito i dati da noi richiesti?». Un appunto piccato anche per la Cgil: «Questo sindacato detiene la maggioranza dei tesserati dentro l'Ato e Siciliambiente. Avrebbe dovuto garantire e sollecitare una corretta gestione della società nel rispetto dei principi di economicità efficienza, efficacia e legalità. Non può dire che i compensi esageratamente alti, sono previsti dal contratto nazionale di categoria, Federambiente, e che pertanto c'è poco da fare». «Dovrebbe anche dichiarare che c'è una dotazione organica palesemente sovradimensionata». Infine: «Essenziale Malfitano che ha richiesto il Piano di fattibilità economica e le relative valutazioni di merito».